L’Alfa Basket Catania scenderà in campo domani pomeriggio. La squadra rossazzurra, nel campionato di Serie C, sarà di scena al PalaDavolos contro l’Olympia Basket Comiso (palla a due alle ore 18). Sfida che vale il primato solitario in classifica. I due team sono appaiati, in graduatoria, a quota 12 punti (6 vittorie e una sconfitta). […]
Cronache piccolo borghesi: la Catania del The il sabato pomeriggio, le famigggghie e i resti della Festa de L’Unità
Pubblicato il 21 Gennaio 2015
di Marco Pitrella
Come b-e-e-e-ela a culo a ponte Catania, ma ce la fa diceva il suo sorriso e la sua posa, con una mano sulla guancia… il resto è cartellonIsmo e affff-fido a persone di grande spessore e qualità mor(t)ale, che pesati in euro, fanno una consulenza. Più consulenze, in gettoni d’oro, formano una casta. Più caste, disposte in vasi comunicanti, formano una banda. Più bande, con l’arma del ricatto coperta dal velo antimaffffia, formano una cosca, soggiornante nel piano più alto del sistema di potere (n.b. nessuna lupara e nessun mustazzo). Con-Domini le famiggggghie, le famiggghie dei bavoni e le famigggghie delle famiggggghie delle formiccccchie.
L’attimo dopo, raccontato – live – dai giornali da nonnina in vestaglia e copertina…
Sotto il sol dell’avvenir splende il nuovo che danza… il silenzio è un comodo lasciapassare per il salotto buono, dove l’orgoglio di essere appartenuti ad un’ antica storia è frollo come i biscottini con il the del sabato pomeriggio – che fa molto chic – nella corte del politico affollata come – in politichese trattando – il parcheggio di un centro commerciale, dove si stipulano scambi aziendali.
Su scuddanu quannu vivieunu acqua do puzzu e ci paria champagne? non basta compagggggni una polo e il coccodrillo per essere l’oro. Inzuppato l’ultimo biscottino, l’iniziato al salotto ha l’obbligo di una perfetta genuflessione, ricambiata da una flebile stretta di mano.
E dai resti de La Festa dell’Unità si alimenta la Catania che-bene-incassa.
Quando c’era la Democrazia Cristiana manciaumu tutti, nel ventennio, appena trascorso, l’alternanza del prima manciunu iddi e puoi manciammu nuatri – e una strizzatina d’occhio tra i due po(l)li – ora nel piatto, condito da liste civiche, ci manciunu tutti.
Ma il digiuno, in parte, mettilo nell’arte, affermerebbe Yoko Ono ad un convegno di Orazio Licandro sulle avanguardie di Castello Ursino.
Amara u poviru fattu ricchu… direbbe un barbiere, custode dei segreti dell’elettorato, ancora in grado di rendere schiuma persino i desideri…
Beata l’ ignoranza dei bimbi di cartone, poveri solo nello spirito, e innocenti come lesucalore della mamma… ah eterna adolescenza, la libertà avrà i tuoi occhi e la dolcezza della granita alle 12.30 il lunedì.
E in giro, Giro TonTo raschia il fondo del cortile, toc-toc, perché in fondo –nel barile – il “tanto non cambia niente” è il vestito bello dei parassiti e l’abito da sera degli arrivisti… picchi Catania è un puttusu e si sanu tutti cosi… diventa piccola persino nella c e anche il tweet di un ranocchio riporta un angioletto sulla terra.
Mentre dal lungomare zoofilato piovono cani e gatti, e in attesa della vera-primaVera che non ha i fiori di una prima-donna, non rimane (di) che sperare poggiati su un guancia-le…solo cartellonIsmo.
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