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CRONACHE RIVIERASCHE TRA CASTELLO DI ACI E SOTTO IL LIOTRU: SE L’AVVOCATO GIRLANDO E’ IL “CLONE” DELL’ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI CATANIA
Pubblicato il 02 Settembre 2014
di Ignazio De Luca Iena Caliscìa
In questi giorni di frenetico riposo agostano, siamo stati attratti dalla determinazione n. 28 del 15 aprile 2013, con la quale il sindaco di Acicastello si determinava a doversi costituire in giudizio -ai sensi dell’art. 547 del codice di procedura civile quale terzo pignorato- promosso dall’avvocato Giuseppe Girlando del foro di Catania.
La vicenda in breve: l’avvocato Giuseppe Girlando, che è bravo, molto apprezzato dalla “Catania in”, ha lavorato per l’Azienda Municipale Trasporti, si proprio quella oggetto di davvero ammirabile amministrazione tanto da portarla alla liquidazione, con annesso affidamento alla gestione commissariale, al superesperto del sindaco Bianco, un ex tipografo. Grande professionista del settore.
Dicevamo che il bravo e “in” avvocato Girlando, ad un certo punto si attiva perché non gli pagano più le parcelle professionali.
Lui non si perde d’animo e in perfetto “stile British-Legal”, chiama in causa, proprio in Tribunale, come terzo creditore, il comune di Acicastello, che in forza di una convenzione con AMT, deve dei corrispettivi al comune di Catania, e così si risolve il problema.
Una sentenza del Tribunale di Catania del 13 maggio 2013 stabilirà che le parcelle professionali dell’avvocato Girlando, che l’AMT, non avrebbe voluto pagare, saranno in sua vece liquidate all’avente diritto, dal comune di Acicastello, fino al completo soddisfacimento dei credito vantato dall’avvocato Girlando, pignorando le somme dovute dal comune di Acicastello al comune di Catania, per i servizi in convenzione con AMT.
Ora vi abbiamo raccontato questa “storiella” perché nella determina sindacale acicastellese citata e allegata in foto (in alto) leggiamo che G. G. è nato a Catania il 27 gennaio 1956, praticamente lo stesso giorno, mese ed anno di G. G. assessore del comune di Catania, che dichiara, il 28 maggio 2014(?), l'”insussistenza di situazioni anche potenziale di cause di inconferibilità e incompatibilità “, come da dichiarazione allegata.
Prima che una risata ci sommerga, solo una puntualizzazione: saremo, a breve, costretti a ritornare sul decreto legislativo 39 / 2013, per dare, noi, ai superpagati burocrati del comune, magari qualche lezione sulla corretta modalità di applicazione dello stesso; per ora ci interessa altro.
Quando in un incontro, a “Cittàinsieme”, all’assessore al bilancio Girlando, avevamo detto che l’amministrazione comunale aveva forse fatto qualcosina leggermente apprezzata (ma la nostra è solo una remota ipotesi) alla lobby dei cartellonisti, “abbonando” loro qualcosa come tra 400 e 600 mila euro (bazzecole, of course), l’ex consulente Amt ci ha risposto che dicevamo “fandonie”.
Oggi all’avvocato G. G. (vedi sotto), che ha già profuso la sua professionalità per l’ Amt, e al suo “clone” assessore al bilancio del comune di Catania, G. G. (vedi sotto), vogliamo consegnare un’altra delle nostre “fandonie”.
Quando mai potrà chiedere, nella qualità di assessore al bilancio esimio avvocato Giuseppe Girlando, conto e ragione al comune di Acicastello per le minori somme introitate dalla convenzione e stornate ad un professionista bravo e “in”, “clone” che risponde al nome di Giuseppe Girlando?
Anche questa è una “fandonia” ? E non vogliamo, per ora, trattare delle dichiarazioni, là, se ne vedranno delle belle in varie sedi! Noi scriviamo e denunciamo, sembra che tutto scivoli via, ma non scriviamo sull’acqua.. e qualcuno prima o poi se ne dovrà accorgere che non scriviamo “fandonie”.
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