La variante della concessione demaniale marittima richiesta dalla società La Tortuga Srl nel porticciolo di Ognina, a Catania, è stata rilasciata legittimamente dalla Regione Siciliana anche in seguito a decisione del Tar etneo e non avendo ricevuto formalmente dall’amministrazione comunale, dopo ripetuto sollecito e attraverso i canali procedurali previsti, una richiesta concorrente sul portale del […]
CRONACHE ROSSAZZURRE DELLE “EMERGENZE PLANETARIE”, VIA FURNARI, IL TECNICO DEI RESIDENTI: “IL PALAZZO NON E’ A RISCHIO DI CROLLO”
Pubblicato il 30 Agosto 2014
Ecco cosa dichiara l’architetto Rosario Laudani…
di iena Ignazio De Luca, con il concorso morale di iena Marco Benanti
Ieri pomeriggio, in via Furnari 31, sono arrivati l’avv. Alessandro Pulvirenti (incaricato assieme al collega Ivan Maravigna) e l’architetto Rosario Laudani, tecnico di parte dei residenti, giunto per eseguire i suoi rilevi al fine di una relazione scritta da presentare agli avvocati: in corso c’è il procedimento amministrativo dopo la notifica dell’ordinanza di sgombero del comune (che paventa, con toni enfatici, rischi per l’incolumità pubblica e privata), sospesa -con motivazioni trancianti e imbarazzanti (per il comune)- dal Tribunale Amministrativo.
Per l’ennesima volta -malgrado il silenzio di tanta città “impegnata nel sociale” e “nella legalità da salotto” ma che davanti all’amministrazione di centrosinistra si gira -vigliaccamente e opportunisticamente- dall’altra parte- l’impressione generale è che ci sono evidenti forzature per costringere decine e decine di persone ad uscire da un palazzo che potrebbe,invece, servire -per vari fini- ad altri e ben altri soggetti.
Come accade sempre in linea con la “logica unica” del “partito unico” che governa la città, parrebbe proprio che le “emergenze vere” siano la valorizzazione degli investimenti: la sedicente “cultura alternativa” alla destra si mostra in tutto il suo splendore.
Ha dichiarato l’architetto Laudani ai pochi cronisti sul posto: “la prima impressione è che allo stato attuale l’edificio a mio avviso non riscontra pericoli sulla staticità…
l’edificio allo stato attuale non è un edificio inagibile, abbiamo riscontrato anche le pilastrutre, abbiamo visto che non ci sono lesioni nelle pilastrature…”
Ora si attende l’intervento di un Ctu, un consultente tecnico del Tribunale.
Ma la faccia -al comune e nella “società perbene” catanese- necessita sempre più di una buona maschera. Gli “sperti” della materia non mancano, per fortuna.
Lascia un commento