di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Cronache “roventi”, rom accampati a Catania: Attaguile e Musumeci chiedono immediati provvedimenti
Pubblicato il 16 Luglio 2016
ecco i due comunicati:
a distanza di poche settimane, è ancora una volta un campo rom a mettere in pericolo la sicurezza della comunità catanese – commenta l’on. Angelo Attaguile segretario nazionale di “Noi con Salvini”. Ieri il maxi incendio che ha coinvolto l’insediamento di Zia Lisa, appena qualche giorno addietro l’esplosione di una bombola in quello di via Archimede. I campi rom vanno chiusi tutti al più presto –tuona Attaguile- non si possono tollerare ulteriormente zone franche all’interno delle quali non vengono rispettate le più elementari regole d’igiene e sicurezza. Qui si tratta di tutelare soprattutto coloro che, al contrario, vivono rispettando le regole”.
“Chi non si adegua alle nostre leggi deve essere allontanato, senza se e senza ma –aggiunge il vicesindaco di Mascalucia Fabio Cantarella-. Buona parte di questa gente per vivere fa ricorso ad attività illegali mettendo in pericolo o comunque arrecando danno alla nostra comunità anche in termini d’immagine e per noi che dovremmo vivere di turismo è inaccettabile. Allora – conclude l’avv. Fabio Cantarella- per ciascuno di essi iniziamo a vedere che tenore di vita hanno e come lo giustificano e adottiamo i doverosi provvedimenti conseguenziali”.
ROM: MUSUMECI, CHIUDERE CAMPI FATISCENTI E TAVOLO REGIONE-ANCI-PREFETTURE
«Il rogo che ieri ha coinvolto il campo rom di Zia Lisa alla periferia di Catania ha drammaticamente acceso, ancora una volta, i riflettori della pubblica opinione sulla problematica presenza delle comunità nomadi nell’Isola e sulla fatiscenza dei loro insediamenti. L’Italia e la Sicilia sono in prima fila nelle politiche di accoglienza, ma tutto deve avvenire in una cornice di regole precise cui tutti loro devono uniformarsi. Non è tollerabile sopportare la esistenza di un campo nel quale le condizioni minime di vita, di igiene e di sicurezza non sono rispettate, così come non è tollerabile sapere che gran parte di loro vive di attività illegali. Cosa intendono fare il Comune di Catania e la Prefettura? Ciascuno, nelle proprie diverse responsabilità, deve assumere una concreta iniziativa». Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Antimafia dell’Ars, Nello Musumeci.
Secondo il parlamentare siciliano, «il tema annoso e insoluto dei campi rom coinvolge decine di Comuni nell’Isola. Ce ne ricordiamo quando accadono eventi tristi o quando se ne occupano i mass media. Noi riteniamo, invece, che il fenomeno vada affrontato senza giustizialismo e senza buonismo, tenendo conto che quasi sempre la convivenza dei rom con la popolazione locale produce insofferenza, a volte difficile da gestire. Il governo regionale deve costituire assieme all’Anci e al coordinamento delle Prefetture, prima dell’arrivo dell’autunno, un tavolo di lavoro che assegni funzioni e compiti precisi a ciascun soggetto istituzionale e che proceda, anzitutto, al primo vero censimento della popolazione nomade in Sicilia, presupposto essenziale per conoscere le dimensioni del fenomeno e per approntare i necessari provvedimenti».
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