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CRONACHE SICILIANE ANTIMAFIOSE, POLEMICHE PREMIO DEDICATO A SCIASCIA, ARRIVA -“CONTROMANO”- “TURBO”ARNONE: “ECCO IL VERO SCANDALO…”
Pubblicato il 29 Agosto 2014
http://http://agrigento.blogsicilia.it/libro-di-killer-di-mafia-tra-i-finalisti-di-un-premio-giurato-si-dimette/269129/ (questa la polemica)
Ecco la lettera:
“Premio Letterario Racalmare:
Il vero scandalo è come un politicante di terz’ordine, come il signor Gaspare Agnello, sia stato nominato nella giuria di un premio letterario onorato come il “Racalmare”, dedicato a Leonardo Sciascia.
Lettera aperta a Carmelo Sardo e Giuseppe Grassonelli:
ma sapete chi è Gaspare Agnello? È uno dei componenti del famigerato e plurinquisito Comitato di Gestione dell’ASL di Agrigento, Agnello è colui che diede al figlio neo laureato l’incarico di curare i denti ai malati di mente …
non vorrei che adesso Agnello voglia farti pagare il conto dei servizi giornalistici di denunzia delle sue malefatte, quando, assieme, io da politico, e tu da giornalista, lo cacciammo dall’Asp unitamente ai suoi degni compari, poi ampiamente processati.
Carissimo Carmelo, gentile signor Giuseppe Grassonelli,
consentitemi, a nome di tutti gli agrigentini per bene, di esprimere la mia indignazione per la squallida iniziativa del signor Gaspare Agnello, soggetto che, forse, può ingannare i non agrigentini , ma che, certamente, viene valutato per quello che è e per quello che ha fatto dalla nostra opinione pubblica.
Carissimo Carmelo, certamente ricorderai le interviste che ti rilasciavo qualche lustro addietro, quando condussi quella grande e meritoria battaglia per cacciare via dall’Azienda sanitaria di Agrigento gli “amministratori” Gaspare Agnello e company, che avevano trasformato l’ASP in un luogo di lottizzazioni, imbrogli e mangiuglie, fatti solo in parte accertati da sentenze di condanna per le quali qualche imprenditore, favorito da quel Comitato, sta ancora in galera.
Ricordo che tu eri accanto a me, con le tue interviste, con i tuoi servizi, col tuo coraggio professionale, quando, instancabilmente, fino alla cacciata di Agnello e company, denunziavo quotidianamente, anche dai banchi del Consiglio Comunale, il malaffare del Comitato di gestione voluto da Capodicasa, Di Mauro, Reina, Comitato di cui Agnello era magna pars.
Signor Giuseppe Grassonelli, ho letto le bellissime pagine del libro dove viene scritto il destino di miseria, degrado e disoccupazione che segna la vita di tante persone prive, forse, di scelte migliori di quella di un destino criminale. Il signor Agnello è stato un ingranaggio di quel sistema di malaffare, nel caso di Agnello, costruito attorno al Partito Socialista dell’On. Reina (si, il padre di quel Fulvio Reina, recentemente al centro di un’ altra enorme ruberia). Ed oggi, il signor Agnello, aggiungendo enorme squallore al precedente grandioso squallore, viene a cercare pubblicità a buon mercato dimettendosi dalla Giuria del Premio Racalmare, contestando il Vostro bellissimo libro.
Deve dirsi, senza timore, “da che pulpito viene la predica!”
Rimarchiamolo ancora, visto che il signor Agnello lo ha dimenticato: Il signor Gaspare Agnello, inteso Gasparino, è noto agli agrigentini per aver fatto parte del più inquisito e squallido dei Comitati di Gestione della famigerata Azienda Sanitaria Locale di Agrigento, quella dello scandalo dell’Ospedale psichiatrico. E tra i tanti imbrogli, che io all’epoca ho combattuto vittoriosamente, posti in essere dal signor Agnello e company, vi è quello dello scandaloso incarico conferito dal Comitato del papà Agnello al figlioletto neo laureato dentista, proprio per curare i denti ai malati di mente … e per non farsi mancare niente, i dentisti assunti, con una trattativa molto privata, direi familiare, erano il figlio neo laureato di Agnello, e la figlia neo laureata dell’allora Presidente di un importantissimo Ente Pubblico.
Agnello & co. ne combinavano di tutti i colori. Tutt’oggi, per le delibere di imbrogli di quel Comitato di Gestione, vi sono imprenditori che stanno in carcere.
Ognuno, in quel Comitato, spartiva per sé, la famiglia e gli amici: un altro componente “vide” la sorella signorina, specialista in medicina del lavoro, classificarsi prima nel concorso per … ginecologia, scavalcando fior di specialisti. La commissione, ovviamente, era presieduta da un altro politico dello stesso partito di Agnello, l’indimenticabile Partito Socialista Italiano di Craxi a Roma e di Giuseppe Reina, ad Agrigento. E, manco a dirlo, Gaspare Agnello è stato, sino a quando il Signore Iddio ha mantenuto in vita l’On. Reina, uno dei suoi uomini di massima ed incondizionata fiducia. Ovviamente, Agnello, non era a conoscenza dei rapporti, oggi raccontati da vari pentiti, del suo leader maximo Reina, con la mafia del Vallone, per questo oggi, evidentemente, straparla.
Ci vuole molta, ma molta, ma molta, faccia tosta nel permettersi, con un simile squallidissimo curriculum, di fare sparate come quelle contro il signor Giuseppe Grassonelli e l’ottimo scrittore Carmelo Sardo: per un profondo conoscitore di uomini e cose di Agrigento, credo proprio che Agnello, oltre a cercare pubblicità a buon mercato, abbia pensato di togliersi il sassolino dalla scarpa contro l’antico cronista agrigentino, Carmelo Sardo, che, coscienziosamente, non mancava di dare risalto e notizia delle continue denunzie politiche e giudiziarie di Arnone contro Agnello ed il Comitato di gestione dello scandalo.
Per finire in bellezza, va anche detto che, dopo le denunzie di Arnone ed i servizi giornalistici di Carmelo Sardo, la delibera che nominava i due giovani “fortunati” per curare i denti ai malati di mente, ottenendo in compenso molti milioni di lire, fu revocata. E, nell’arco di alcuni mesi, Agnello e company mandati a casa travolti dagli scandali.
Questa è Agrigento, questo è Agnello, questa è la storia, onoratissima, di Carmelo Sardo, a cui auguro di vincere questo ed altri premi.
Concludo: caro Carmelo, puoi dire al tuo cliente Grassonelli che se necessita dell’assistenza di un legale io sono disponibile gratuitamente. È il modo per ringraziarlo per avere scritto assieme a te un libro che andrebbe letto nelle scuole. Fa comprendere molte cose.
Agrigento, 29.08.2014 Giuseppe Arnone”.
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