In libreria per Rubbettino, la Nuova edizione di “Controvento. La vera storia di Bettino Craxi” con testimonianze inedite e documenti desecretati. L’altra Sigonella e gli antenati di Hamas. Il crollo della Prima Repubblica e le due Americhe, una con Di Pietro e una contro. I rapporti riservati con Cuccia e Draghi. La prima (e ultima) […]
Cronache sicule, Grammichele(Ct): con la sfiducia al sindaco fallisce una bassa operazione di trasformismo
Pubblicato il 24 Dicembre 2015
di marco pitrella
Turi Canzoniere, sindaco sfiduciato il 18 dicembre, dell’ essere “ammazza padre”, dei grammichelesi la nciuria, è “il migliore”. Tanto gentile & tanto onesto quanto egoista pare, egli che al “noi” ha preferito sempre l’ “io”: ho fatto, ho detto, “ho stato”. Candidato di professione, fu sindaco in bianco & nero con il PCI nel 1983 e nel 1987. Dopo con il PDS nel 1994-1998 & 1998-2003; collezionista di candidature alle regionali, l’ultima nel 2006 con il PdCI di Diliberto (4 volte per un posto all’ARS ha concorso senza mai risultare eletto). Concluso il secondo mandato si candida alle provinciali (2003), di nuovo candidato sindaco nel 2008 (ne esce sconfitto) e, infine, viene eletto nel 2013, anno in cui Turi si fa “tradiTuri”: una bassa operazione di trasformismo la sua; raccoglie “pezzi” della giunta precedentemente guidata da Pippo Compagnone (Mpa), attualmente Senatore che il paese bene ha amministrato.
Canzoniere vince le elezioni mal capeggiando una coalizione, civica nel vestito ma di centro-destra nella “scorza”, con tutta Forza Italia, tutti gli ex di Alleanza Nazionale, l’UDC (in lista addirittura un consigliere provinciale uscente), il sottoproletariato “polpottiano” della Rifondazione Comunista sul versante “sinistro” e, per non farsi mancare nulla, persino il Megafono di Saro… Turi, uomo buono in ogni tempo per personaggi in cerca d’autore, del “rinnovamento nella continuità” ne ha fatto prassi. Esempio di personalismo alieno da valori & idealità è il (fu) compagno Canzoniere.
Nella città di Michele Cappella & di Raffaele Lombardo, intanto, la politica lentamente muore nel misero dilettantismo del piddì e nel sospiro senile di Turiddu.
Il piddì è tutt’un disastro, in effetti. Da un lato una parte del partito, che di s.o.stenere la sfiducia non né aveva alcuna voglia & dall’altro il gruppo consiliare che di votar la mozione ne ha avuto tutta l’intenzione. Si diceva & si mormorava che qualche maldestro piddìno, dirigente per eufemismo che d’astuto ha solo la nomina, volesse persuadere questo o quel consigliere della (ex) maggioranza – 14 su 20 i firmatari che la mozione hanno poi votato – a fare abiura (ne bastava uno), a “ricalcarsela”insomma, non votando la sfiducia. In fondo, il rischio è che il piddì, con le elezioni in primavera, prenda 300 voti, se mai riuscirà a impupare una lista… nel “gioco delle parti”, che virtuosismo politico sarebbe stato stare in maggioranza facendo finta di fare opposizione.
Suona alquanto strano, del resto, che il segretario cittadino piddìno, “la meteora” Graziella Carobene, si sia dimessa proprio a pochi giorni dalla sfiducia; atto, quello della sfiducia, che del fare, appunto, opposizione, è sintesi & sublimazione. Non è che per caso, la Boschi “nostrana” col capello castano (la Carobene ndr), abbia interessi in conflitto? E’ vero che ha aperto a Catania uno studio tecnico, lei che è ingegnere, con l’ormai ex presidente del consiglio comunale, il geometra Pietro Palermo? (che l’operazione Canzoniere 2013 ha condotto e la cui capitolazione renderebbe lui un potenziale candidato sindaco… chissà se col consenso di qualche piddìno). Il guadagnarsi il pane assieme & la politica da “avversari” agli antipodi sono; altrimenti “tutti na cosa su”. A scanso di equivoci, non sono, in discussione, le scelte di lavoro della Carobene, entrata nel partito più di due anni fa e subito, da enfant prodige, nominata segretario; è l’eventuale profilo politico che assume la questione che interessa.
Infatti, sarebbe malizioso pensare, per esempio: che ci sia stato un “inciucio” dietro l’incarico dato dal Comune al (ex)segretario piddì per l’attuazione del piano di messa in sicurezza della scuola elementare Mazzini? Perché stupirsi, poi, di chi in sezione – sede la chiamano – è l’ultima arrivata, quando coloro che se l’erano “sponsorizzata” non potendo dar cattivo esempio di darle buoni consigli (previo “studio matto e disperatissimo” di politica), non né sono stati in grado? davvero bella la figura che hanno fatto.
Rutta pì rutta rumpemula tutta…
“E’ una fase di passaggio”, la frase stantia: il ricambio generazionale, che politicamente non è stato condotto, ha creato “prime donne” & ragazzini dall’ambizione viziati. Scongiurando primarie di improvvisate coalizioni, utili a legittimare la scarsa autorevolezza & credibilità dei singoli, l’ideale di sindaco, sarebbe “un volontario” da estrarre a sorte… uno della “Grammichele bene” ci vorrebbe; uno di quelli che è sempre pronto a dispensare, fra gli angoli dell’esagono, magistrAli noiose morali. La smettano, lor signori gagà, col “bla bla bla” e s’assumano la responsabilità di governare; tanto più scuro di mezzanotte non può fare. Nella consapevolezza, d’altronde, che Turi Canzoniere “c’è rimasto” e proverà a (ri)candidarsi anche nel 2016 & che, soprattutto, il saper votare non è mai stato per i grammichelesi una qualità di cui andare fieri.
Lascia un commento