Marco,
spero che il nuovo anno non sia peggiore dell’anno appena trascorso e ormai ho compreso che la felicità è una quieta serenità che ci conferisce lucidità e pacatezza. Cerchiamo sempre nel futuro il benessere fisico e mentale come distopia possibile e come utopia impossibile. Ma credimi amico mio niente è più importante del saper amare con amicizia e dell’essere amico con amore. Solo il perdono(arci)come un laico aconfessionale bisogno può restituirci la gioia di vivere di respirare l’aria pura di guardare oltre la siepe.
Da giovani ricordi come il pathos di virgulti vigorosi vitali con pulsioni emozioni istinti ci faceva perdere la bussola e spesso non eravamo mai appagati dei nostri desideri reconditi.
Siamo umanisti e letterati cosicché abbiamo introiettato nel nostro intimo gli antichi miti di dionisoedipoantigonemedea. Eravamo rapiti dalle drammatiche tragiche epiche figure con eterni ossessioni dell’ethos umano.
Sai bene che l’io è diviso tra la realtà e il piacere e trovare un equilibrio accettabile tra coscienza e incoscienza è un impresa titatinica. Uscire dalla linea d’ombra di una vita densa di conformismo senza coraggio forza energia è la sfida esistenziale più rilevante. Una sorta di lotta di classe della vita interiore tra l’essere borghese e la condizione proletaria in cui l’anima non trova mai requie. Cosicchè anch’io mi divido tra romaticismo e realismo per superare i limiti i canoni i dettami della vita agra che impone disciplina ordine regole. Allora caro amico anarchico radicale ribelle predica i buoni sentimenti e pratica l’amore platonico fisico mentale. Vivrai più a lungo senza rabbia livore dolore di un mondo sempre più inaccettabile. Poi in questi giorni sono rimasto in apprensione del risveglio improvviso di sua maestà la montagna che ci ha riservato uno spettacolare spettacolo di fuoco con l’epilogo della terra che trema terrorizzando chiunque si trovi sopra.
Alla distruzione delle case c’è anche paura fobia ansia. I regnanti una volta tanto sono intervenuti con tempestività incisività positività. Debbo dirti che non mi fa tanta simpatia il Capitano. Tuttavia se fa colazione con la nutella o pranza con l’arancino non mi sembra affatto sconveniente perché si tratta della solita recita per apparire uno di noi.
Credimi mi preoccupa di più l’aumento esponenziale della stupidità che si esprime nel libro delle facce come negli altri diabolici mezzi di comunicazione.
Criticare la vita privata dei regnanti è una scemenza che serve solo ad aggregare i pettegolezzi degli sciocchi. Si osserva il fuscello mentre nessuno vede la trave. Potevano pensarci prima i sinistri che facevano gli interessi dei ricchi o i destri che si facevano i cavoli loro! Intrallazzatori e affaristi di tutte le risme pronti a salire sul pulpito per giudicare e impartire lezioni morali. Che pena quello a cui assistiamo!
Adesso ci sono questi qui seppur nocchieri dilettanti stanno tentando di dirigere la nave verso altri approdi. Quando si assiste nel parlatoio nazionale a quelle ignobili sceneggiate con lanci di tomi ci viene voglia di riesumare il ricordo di Pippu pernacchia almeno lui derideva le arroganze dei prepotenti con dissacranti rumorosi suoni.Che modelli da non seguire questa opera dei pupi dove i paladini della cretinaggine litigano e si lanciano accuse di fuoco. Però anche prima era cosi e sarà probabilmente sempre cosi.
Oggi il popolo non vuole più né il caimano amico di casanostra e neanche il bullo amico dei bancari incappucciati. Per ora si fermino un po’ senza pretendere che il mattarello entri in funzione.
Caro amico credo che noi non siamo uomini ad una dimensione euforici e ottusi dediti al futile e al banale. Il nostri cari amici filosofi ci hanno insegnato l’arte della maieutica il ragionamento della dialettica la riflessione del pensiero. Allora il mio sogno di candido è quello di un futuro in cui si legga di più si sappia ascoltare gli altri si aiuti i più deboli. Non era mia intenzione fare del buonismo melioso. Mi indigna solo che gli idioti aumentino a dismisura.
Anche il mondo dei pallonari diventa un sanguinoso corollario per annullare l’avversario per umiliare il nemico per distruggere il diverso. Marco oggi sono stato assai retorico però so bene che c’è concordanza di vedute e me lo posso permettere con te.
Buona vita e mi raccomando non farti mai seppellire dal cretinismo assai presente dalle nostre parti.
Auguri sinceri. Tuo Candido.
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