Cronache siculopolitiche: nuovo scritto di Candido Munafò


Pubblicato il 09 Settembre 2018

Marco amico mio,

fuori dallo Stivale ho trascorso una vacanza rilassante e per qualche giorno ho rimosso dalla mente le sventure che viviamo nella amata terra natia. Non mi offendi se mi definisci uomo del culturame in quanto lettore di romanzi , poesie, sociologia , psicologia, storia e ma soprattutto del ciarpame di stampa varia. Confesso di essere colpevole di non avere un utile senso pratico ma solo di possedere questo vizio assurdo della lettura per dirla con il famoso cesare scrittore suicida. Pratico questa passione, credimi peggiore dell’onanismo, sin dalla prima adolescenza poiché pensavo in tal modo di crescere in fretta.

Nella mia mente frullavano solo idee, suggestioni ,visioni fuori dal mondo reale.

Marco avrei preferito mille volte essere come certi uomini di potere, che si dedicano da mane a sera alla conquista del mondo e alla diffusione della propaganda su mostruosi strumenti di informazione inventati dai giovani demoni americani. Annunciano, proclamano e si fanno scattare fotografie così aumentano a dismisura il culto della personalità e l’idolatria di sé stessi, sono narcisi , vanitosi ma un comune amico mi ha detto che questa esposizione serve e prendere molti ,tanti, troppi mi piace.

Passano gli anni e niente cambia dalle nostre parti, con buona pace del Tancredi di gattopardiana memoria. I giovani scoraggiati lasciano per sempre la nostra amata terra, depauperando l’ambiente umano.

Marco, coltiva anche tu un po’ di fiducia nel prossimo e non prendere posizione contro quel podestà della primavera catanese. Non lo trovo giusto perché ha messo tanti fiori ma proprio tanti e mi risulta sia stato tra i primi dieci sindaci del continente a piantarne di più. Ora si avvicina a grandi passi all’età senile e si merita una stanza nel palazzo!

Poi, ha avuto il merito di aver finito il suo compito con una fontana fantasmagorica dall’ uso polivalente, che è un vero inno alla gioia e che i cittadini dell’elefante osservano con ammirazione dal basso in alto.

Per favore Marco sii più rispettoso e riconoscente verso chi ha fatto divenire la nostra città la fontana di trevi del sud. Adesso scrivi anche del nuovo podestà che è di origini nobili e pugliesi criticandolo dopo pochi mesi e dando voce a quelli che fino a qualche giorno fa guardavano le stelle che erano sempre cinque e sempre quelle.

Marco sai quanto bene ti voglio bene e quanta stima nutro sulle tue capacità intellettive. Dedicati, quindi, a cause giuste e saggie impara dal sano populismo ovverosia vai dove batte il vento. Mi sembri il capitano a(c)hab che trova la sua ragione di vita dando la caccia alla balena bianca(non esiste, è morta dagli anni novanta).

Non capisco però questo accanimento perché sei vivo e vegeto con tutte e due le gambe.

A proposito di capitano ho appreso con stupore che nella Trinacria tutti si muovono verso il verde di chi si batte per fronteggiare l’invasione dei migranti provenienti dal sud del sud. Credimi in questo momento abbiamo altro a cui pensare, poichè le casse della nostra amata patria avrebbe bisogno urgente anche di rubli o di renminb visto che quella maledetta troika(ni) non molla più neanche un marco o un franco. Bisogna però fare in fretta altrimenti il contratto colore gialloverde sarà rescisso e i contraenti saranno dichiarati inadempienti.

Perdonami il disturbo che ti arreco.

Con affetto. A presto.

Candido.


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