Cronache siculopolitiche: ritornano “I Vicerè”

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Marco,

finalmente i destri hanno organizzato un’adunata nella città eterna proprio nella piazza denominata al popolo tanto caro al capitano sovrano ai suoi due alleati la trasteverina biondina e l’ex cavalier caimano. Una volta andavano i sinistri in questo luogo a celebrare i fasti della retorica con discorsi quasi tutti letti dove si proferivano tante parole d’ordine con enfasi e solennità ma anche con qualche straccio di idea. Ormai invece denoto che per avere più efficacia l’intervento dinnanzi al tanto decantato popolo deve contenere frasi altisonanti ad effetto, battute pesanti meglio se offensive e si deve gridare forte parlando alla pancia ma anche all’intestino delle persone che vengono ad ascoltare per sentirsi dire certe cose.

Infatti, quando sei tifoso accanito raramente ti poni il problema se la tua squadra gioca bene o male, se usa mezzi leciti e illeciti per vincere, se viene più o meno favorita dall’arbitro e se poi qualcuno scopre qualcosa di torbido combinato dai capi della compagine c’è sempre qualche giustificazione da accampare dicendo che c’è un complotto dietro l’angolo e cosi la spirale del vittimismo si fa avanti come se nulla fosse dimenticando assai presto l’imbroglio e lo scandalo. Oggi non serve un osservatore attento per notare l’imbarazzo del capitano padano con il volto paonazzo nel parlare di soldi che sarebbero o dovevano arrivare dal gelido est per riscaldare le campagne di primavera del prode condottiero dei verdi che, comunque, era ben rappresentato a questi incontri per un affaire di petrolio dall’amico fasciopadano da lungo tempo legato al capitano.

Mentre un altro gigi un tipo un po’ calvo ex direttore del giornale padano ci ha deliziato raccontandoci come il padano quando lavorava in questo notiziario falsificava i rimborsi spesa e ci ha raccontato del grande feeling che c’era tra matteoegianluca adesso filoputiniani che dura da tempo immemore. Chissà cosa si nasconde in questo groviglio ma certamente i due “ini” non sono per niente sereni anche perché dall’est parlano e come parlano di solidi legami con i leghisti con il precipuo compito di indebolire l’eurocrazia.

In contemporanea è assai attivo il bulletto florentino che ha incontrato come fa ogni anno i suoi promettendo che si farà sentire a voce alta su ogni cosa con i regnanti distinguendosi su tutto e che, quindi, non sarà una traversata comoda quella che attende il reconte che purtroppo registra le convergenze più strane a difesa di idraulici, elettricisti eccetera eccetera che si fanno pagare in contante e non rilasciano mai quella carta di cui in questo momento non ricordo come si chiama.

Che triste destino per il partenopeo costretto a fare tripli salti mortali alla ricerca del consenso perduto ma l’asticella della sua popolarità scende vorticosamente e irrimediabilmente mentre rosica bile nei confronti del reconte che ormai gode di una fiducia generale sia (udite udite ) tra il popolo degli stellari e i patrioti al contrario del giovanotto che deve fronteggiare una fronda interna che lo considera indigesto e prepotente. Il suo modo di agire non ha ormai nessuna linea segue solo gli umori di quelli che gli scrivono in grande quantità e ho l’impressione che, nonostante l’impegno e la dedizione che cerca di mettere nella causa degli stellari ,non riesce più districarsi bene perché il vento batte da un’altra parte e non si preannuncia per lui una buona fine.

Lo sai bene come la penso su costoro che non studiano, non leggono, che fanno continuamente cattive figure e che sono contornati da collaboratori a volte infedeli, scadenti e impreparati. Hai ragione a dire che quelli di una volta almeno avevano una strategia lungimirante e trovavano il tempo anche per leggere qualche libro e qualche pubblicazione. Al contrario di lor signori dei tempi moderni sempre a fare dirette per dire tante scemenze, banalità, per farci sapere ( chi se ne frega!) dove fanno le vacanze cosa mangiano e cosa fanno nel tempo libero.

Si comportano cosi come pessimi attori d’avanspettacolo che puntano a strappare solo applausi come d’altronde avviene quando si presentano nelle piazze al cospetto dei tifosi. Mancano notizie comunque sui valori degli esami del sangue e a che ora fanno i bisogni fisiologici! Nel frattempo si continuano a mettere toppe ad un vestito liso e lacerato quando si deve correre per sterilizzare la tassa sul valore aggiunto e tuttavia non c’è nessuna reale novità di rilievo ma soltanto la solita pomposità sul nuovo inizio. Anzi c’è chi continua a provare ribrezzo e allergia al tentativo di far pagare le tasse a chi è abituato a non pagarle alla faccia del mondo più civile che non si scandalizza di sborsare il giusto e ci si scandalizza al fatto che chi sottrae oltre una certa soglia dovrebbe vedere il cielo a quadretti.

Non conviene dire chi sono i traditori del regno perché altrimenti si perdono consensi, ci si mette contro intere classe sociali che non sorrideranno più alle sirene o lusinghe del potere. Cosi arranchiamo paurosamente senza che si esca dal tunnel e a malapena si riescono a coprire i servizi di un regno decente. Per ultimo mi giunge notizia che alcuni parlatori prima hanno approvato il loro taglio delle poltrone ora chiedono di sapere cose ne pensa il popolo.

Ecco l’ultima buffonata è servita su un piatto d’argento.

Dimenticavo la parola del maestro di Regalpetra che diceva «Far pagare le tasse agli italiani, la più grande delle utopie».

A presto. 

Rosario Sorace.

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Benanti

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