di iena sindacale
Vincenzo Cubito, direttore Inca Cgil Catania, è appena tornato da Roma. Lì, nei pressi del Senato, assieme ad altre centinaia di delegati provenienti da tutta Italia, ha manifestato per l’ennesima volta contro i tagli ai patronati previsti nella Legge di Stabilità. Tagli che, grazie alla grande mobilitazione messa in campo dalle organizzazioni sindacali e dai cittadini, oggi ammontano a 35 milioni di euro contro i 150 milioni inizialmente previsti.
Cubito, una vittoria?
“Non parlerei di vittoria” spiega Cubito “perché il taglio, benché fortemente ridotto, c’è comunque stato. E quando i tagli intervengono sui diritti dei cittadini e non sugli sprechi sono sempre sbagliati. Possiamo però dire che avevamo ragione noi, che le nostre preoccupazioni erano fondate se anche il governo e tutti i gruppi parlamentari, all’unanimità, hanno riconosciuto le nostre ragioni”
Cosa ha fatto ravvedere il governo?
“Sicuramente le nostre iniziative di lotta. Tante, tantissime. A livello territoriale e nazionale, come quella che abbiamo appena tenuto davanti al Senato o quelle che abbiano organizzato davanti alle sedi Inps. Ma non solo. E’ stato soprattutto il supporto dei cittadini che ha dato forza alla mobilitazione. Basti solo pensare alla nostra petizione per non far chiudere i patronati che in poco più di due settimane ha raccolto oltre un milione di adesioni”
I prossimi passi?
“Intanto non bisogna abbassare la guardia e concentrarsi, ancora di più e ancora meglio, nella tutela dei diritti dei lavoratori, dei pensionati, dei precari e dei disoccupati. Soprattutto in un periodo così critico. Penso per esempio alla questione degli ammortizzatori sociali e delle varie misure di sostegno al reddito o al tema del riconoscimento dei contributi figurativi. Centinaia di migliaia di famiglie, oggi, riescono a sopravvivere grazie a queste risorse. E le file ai nostri sportelli dimostrano che c’è bisogno di più welfare, di più investimenti nel sostegno alle fasce deboli, di più risorse. E non di tagli.”
Insomma, tanto lavoro da fare
“E tante risposte da dare ai cittadini che, molto spesso, non vengono informati sui loro diritti. Si pensi soltanto ai 600.000 euro che il patronato ha fatto recuperare l’anno scorso ai pensionati della nostra provincia, grazie al controllo scrupoloso delle loro posizioni previdenziali. Soldi in più che tanti pensionati non sapevano di dover avere. Allo stesso modo, oggi stiamo lavorando al monitoraggio previdenziale dei lavoratori del pubblico impiego che si accingono ad andare in pensione e cui, a questo proposito, chiediamo di recarsi presso i nostri sportelli.”
Insomma, si annuncia un 2015 impegnativo per il patronato
“E lo affronteremo con la determinazione e la passione di sempre. Approfitto per augurare buone feste ai nostri operatori, a tutti i compagni della Cgil e ai tanti cittadini che ogni giorno si affidano a noi per aver riconosciuti i loro diritti. Auguri a tutti noi, ne abbiamo bisogno”.
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