nota dall’associazione di categoria:
“Solo un aumento tariffario finalizzato a mettere in ordine i conti di Sostare, senza avere conoscenza delle dinamiche economiche della Città”. Arriva con queste parole, ancora una volta, il commento negativo dei vertici dell’associazione commercianti di Catania rispetto all’aumento della tariffa della sosta oraria in centro storico prevista nella proposta di convenzione tra il Comune di Catania e Sostare.
“L’amministrazione comunale dimostra ancora una volta – afferma Francesco Sorbello vice direttore provinciale di Confcommercio – di mancare di progettualità e di non saper intervenire sugli aspetti gestionali e manageriali delle società partecipate. Sicché l’aumento tariffario della sosta in centro storico va inquadrato solo nel tentativo di salvare Sostare, di mettere in ordine i conti della società che incredibilmente produce perdite. E’ inaccettabile che una società che gestisce 8000 stalli a strisce blu produca un disavanzo di bilancio. Non regge la giustificazione data nei mesi scorsi che in altre Città si paga di più che a Catania né il fatto che l’aumento rientrerebbe in un adeguamento ISTAT. Dico, invece, che Catania potrebbe e dovrebbe costituire un esempio virtuoso per altre Città non aumentando il costo della sosta. Bisogna piuttosto intervenire su Sostare e pretendere una gestione normale e produttiva. Bisogna anche intervenire sui meccanismi che regolano la sosta per limitare al minimo la sosta passiva nell’area direzionale e commerciale della Città. Ma l’amministrazione non ha capacità di pianificare interventi utili”.
Viabilità, accessibilità e sosta rappresentano fattori che incidono sugli aspetti economico e commerciali di una città, sulle abitudini dei consumatori-clienti, sulla vivibilità dei cittadini. Insomma sono questioni legate tra loro che rappresentano una leva per concorrere con la miriade di centri commerciali che insistono nell’hinterland etneo.
“La nostra Città è accerchiata da troppi centri commerciali – dichiara Giovanni Saguto presidente dell’associazione commercianti di Catania (nella foto con Sorbello) – e dovrebbe essere competitiva proprio sull’aspetto della accessibilità e della sosta, fattori che sono tra gli elementi più apprezzati dai clienti dei centri commerciali. Invece a Catania si fa il contrario aumentando la sosta, che, invece, nei centri commerciali è gratuita. Non vi è una seria programmazione di azioni utili e condivise. Non vi è vicinanza alle esigenze del commercio, anima di questa Città, da parte della Giunta Comunale. Non hanno creato servizi e alternative sostenibili ne gestito la viabilità e la sosta con misure strutturali, pertanto è inaccettabile che il Comune di Catania intervenga solo con il metodo della tassazione – repressione. Ricordo l’ordine del giorno del 1 agosto del comando dei Vigili Urbani che prevede premialità per i vigili che avrebbero fatto più multe: del 10% sino a 20 verbali al dì e del 20% per 25 verbali. Devo riconoscere solo al Consiglio Comunale di essere sensibile ed attento alle nostre esigenze. Le commissioni commercio, viabilità e partecipate sin ora sono stati luoghi dove si è tentato di affrontare i problemi nella loro reale dimensione”.
La patata bollente dell’aumento della sosta sarà oggetto di dibattito in Consiglio Comunale dove i commercianti sperano di far valere le loro ragioni affinché il sistema commerciale cittadino non perda altre quote di mercato. E’ ormai una lotta tra poveri.
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