da Catania Bene Comune
Affollata assemblea su debito e bilancio. Lanciata la proposta di una commissione partecipata per l’Audit del debito pubblico di Catania. Se il debito è pubblico se ne deve occupare l’intera città.
IL VIDEO DELL’ASSEMBLEA con l’intervista a Marco Bersani: https://www.youtube.com/watch?v=dEumYTXhYcU
Lunedì sera, 23 maggio 2016, presso la Palestra LUPo si è svolta l’assemblea sulla situazione del debito e del bilancio del Comune di Catania, contro l’austerità, per i diritti e per la difesa degli spazi sociali. All’affollata assemblea, la cui relazione introduttiva è stata curata da Marco Bersani, hanno partecipato collettivi, associazioni, spazi sociali, sindacati, il comitato in difesa della casa, partiti politici, che hanno arricchito il dibattito e fornito proposte.
L’Assemblea ha analizzato le condizioni disperate delle casse comunali e valutato come siano insostenibili la situazione debitoria, gli interessi speculativi delle banche, le norme del piano di riequilibrio e del patto di stabilità. Diritti, servizi, beni comuni, spazi, costituiscono gli elementi costituenti della comunità locale e sono alla base del patto sociale che danno senso alla tassazione e al contributo del singolo abitante alla propria comunità. Diritti e servizi non possono essere ridotti, né cancellati, né privatizzati, né resi inaccessibili al fine di pagare interessi bancari o ricchissimi creditori. Men che meno possono essere compromessi per finanziare speculatori edilizi o risarcire debiti frutto di corruzione e amministrazione clientelare che nessun beneficio ha portato alla comunità.
L’Assemblea ha discusso del futuro finanziario del Comune di Catania, della possibilità del dissesto e del nuovo piano di riequilibrio trentennale che, insieme agli altri vincoli finanziari imposti, costringerebbe a tagli per almeno un miliardo di euro di spesa pubblica.
A tal fine è stata lanciata la proposta di creazione di una commissione partecipata e aperta per l’Audit del debito pubblico di Catania. Una commissione che studierà le carte contabili del Comune, esigerà l’accesso alla documentazione contabile, denuncerà gli sprechi e le modalità di gestione della ragioneria del Comune. Una commissione che analizzerà il debito e la natura dei creditori, definendo il “debito odioso” e il debito effettivamente legittimo.
Annunciamo sin da subito la volontà di partecipare a ogni momento istituzionale di discussione sulle finanze comunali, a partire dalle riunioni della Commissione Bilancio e dalla Conferenza Stampa annunciata dall’Amministrazione comunale per sabato mattina. Confidiamo nel fatto che nessuno ostacoli la partecipazione.
Il debito è pubblico e tocca alla città, alle sue associazioni e organizzazioni, prendere in mano le scelte in materia di bilancio, che riguardano la quotidianità e la qualità della vita di ogni abitante della città.
È finito il tempo in cui permetteremo a chi comanda di barricarsi nel palazzo e fare scelte senza consultare e rendere partecipe l’intera cittadinanza.
Chi vive la città di Catania non è un suddito ma è parte di una comunità che deve orgogliosamente autogovernarsi esigendo diritti, servizi sociali, reddito e dignità. Lo faremo iniziando a controllare la “cassa”.
Catania Bene Comune.
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