Cronache tragicomiche catanesi: come Mimmo Rotella! Il Podestà Enzo Bianco domani “sfida il crimine”. Nel “deserto” di una città “manganellata” da una propaganda di stampo fascista

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Quando in una città si spegne ogni barlume di speranza (e di decenza), accadono cose di ogni tipo…

(nella foto Achille Starace, già segretario del Pnf)

di iena sulla “bat mobile”marco benanti

Ci fu un tempo, erano “bui” (i tempi), in cui la “destra” di Catania poteva contare su uomini e amministratori di assoluto valore: come Mimmo Rotella. Assessore alle attività produttive della giunta Scapagnini. Un uomo tutto d’un pezzo l’ottimo Domenico, amministratore sagace e senza paura.

Ci fu un periodo in cui si era messo in testa di “battagliare” con gli abusivi o simil-tali, tipo alcuni degli “arrusti e mangia” di via Plebiscito, “cuore popolare” di Catania. Fu un’ “epopea” di grande impatto storico-politico-culturale. Che non ebbe effetti, però. Un dettaglio. Anzi no: se non ci ricordiamo male, su Rotella arrivarono minacce. Impavido.

Bene, ora i tempi non sono più “bui” (dicono): ora governano le “forze democratiche” . In realtà in gran parte è un pezzo di centrodestra che ha “cambiato”…pozione. O meglio poltrone, nel senso che ha “virato” sul centrosinistra. Che nella tragicomica Catania (ma non solo) è solo una “variante” della stessa cultura e in buona parte delle stesse forze.

La parte più disonesta (intellettualmente parlando) della città lo sa, ma fa finta di non vederlo. Eppure, quando governava “la destra” non si arrivò a mai quanto sta per succedere nella tragicomica Catania.

Domattina, il suo sindaco sarà al fianco della polizia municipale impegnata in azioni di controllo del territorio.  Il tutto, con un autobus, dove potranno trovare spazio i giornalisti. Ma in quale cazzo di posto sarebbe mai anche solo immaginabile una cosa del genere? Chi non volesse farlo (ce ne saranno?) dovrà seguire, o meglio pedinare, lo stesso bus sulla “via della legalità”. Perché? Perché le soste previste sono “top secret” o meglio il sindaco farà delle “tappe a sorpresa”. Ergo, cronisti –se volete- pedinate il sindaco. Tipo “Miami Vice” o “Starsky and Hutch”?

A caccia di cosa? Immaginiamo di posteggiatori abusivi, di venditori di frutta e verdura abusivi, di extracomunitari non in regola con la marca delle scarpe, ancora di scooteristi senza casco, di automobilisti senza cinture di sicurezza sull’auto: insomma di tutti fenomeni che –secondo questo Regime- rappresentano l’illegalità. Magari il podestà aiuterà una vecchietta ad attraversare la strada: “prego, signora, aspetti, l’aiuto io”. Flash! Telecamera a me! A noi!

Il tutto mentre al comune di Catania le illegalità sono da anni numerose e patenti. Ma la Procura della Repubblica non appare molto appassionata alla tematica. La Procura di Catania, invece, è impegnata da tempo sulle illegalità del periodo del centrodestra: roba di anni e anni fa. Dicono che sia giusto così.

E La Questura? La Questura, fino a qualche giorno fa, con il suo massimo esponente ha difeso “questa amministrazione” dopo le polemiche scaturite da un articolo pubblicato sul quotidiano di Parigi “Le Parisien” che ha mostrato il volto violento di una città, peraltro “manganellata” da due anni da una “macchina della propaganda” degna del Ventennio che fu.

Naturalmente, di fronte a questo “show mediatico” –tutto “legge ed ordine” che ricorda tanto il “sindaco sceriffo” il leghista Gentilini da Treviso- di un sindaco o meglio di un podestà in crisi di consenso e di immagine, che sembra puntare tutto sui “muscoli” (contro i poveracci), non si registra alcuna presa di posizione di alcun tipo di “sinistra”: quella “pensante”, quella “alternativa”, quella sempre più ridicola e complice dell’ “antimafia”, quella “antirazzista”. Per non parlare di quella “antifascista” o dei tanti “comitati per la democrazia” nati negli anni “bui” della “destra. Nulla, su nulla. Incredibilmente, ha dato segni di vita il “M5S”. Ma quanta malinconia: dove sei Mimmo? Mimmo Rotella ti rivogliamo: “arridatece Mimmo”!

Ps:

oh, naturalmente, domani sulle vostre bacheche ricominciate con i “post Anti-Salvini”. Nella tragicomica Catania tutto si può fare tranne parlare dell’autentica tragedia che è un posto senza opposizione. E piena di abitanti. 

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Redazione Iene Siciliane

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