di Claudio Melchiorre
Cosa fa un’amministrazione comunale a Catania? Cerca competenze che non ha, dichiarando di non averle mai avute. E’ quanto accaduto qualche giorno fa, su proposta del Segretario Generale che ha proposto di assumere un esperto per riformulare il piano di rientro del Comune di Catania.
Leggo la notizia sul giornale online ‘Sud’, e penso, come prima cosa, che l’abbiano forzata. Ma poi leggi la citazione testuale che parla di un Comune che “addirittura” ha dovuto coprire temporaneamente la Direzione Ragioneria Generale con il conferimento d’incarico ad interim a un “Direttore già oberato dal carico di lavoro di altre due Direzioni e privo di esperienza specifica nella materia.”
Se è già oberato, non c’è niente di meglio che oberarlo di più. Per rafforzare il concetto, e rendere obbligatoria la ricerca di una grande professionista esterno, si aggiunge un concetto scioccante: pare che per “le attività prodromiche (prodromico fa molto colto e fico n.d.A.) alla riformulazione del Piano comportano analisi specialistiche di ricognizione e revisione, analisi e studio di tutta la situazione debitoria dell’ente, della gestione economica-finanziaria nonché la verifica di atti complessi e la proposizione delle azioni necessarie alla sostenibilità del Piano stesso in uno scenario temporale molto ampio.” Pare quindi che l’assessore, revisore dei conti, non sia adeguato. Lo stesso valga per ragionieri e funzionari delle sue direzioni.
Viene da chiedersi come abbiamo formulato i bilanci per ben tre anni. Tutto falso o messo giù a casaccio? E ancora ricordiamo che l’assessore Girlando più volte e anche indispettito, abbia garantito più volte che è tutto sotto controllo, che il Comune dopo la rovinosa esperienza Stancanelli, ha rimesso tutti i conti a posto, usando l’arma termonucleare totale del cambiamento: la conferma di ogni atto approvato dalla precedente giunta di centrodestra.
Tanta era la sicurezza, nonostante le tante critiche e dubbi, noi poveri mortali avevamo cominciato a credere che i richiami della Corte dei Conti regionale parevano davvero irriguardosi e che il bilancio rosso e zoppo potesse invece essere perfetto. Per fortuna, i nostri dubbi sono stati fugati. Ringraziamo la Giunta Comunale che ha voluto strafare e ha voluto addirittura deliberare formalmente che le competenze non ci sono e che ‘addirittura’, pur di tentare di coprire la responsabilità di bilancio è stato affidato un incarico ad un dirigente palesemente incompetente e in altro indaffarato.
Un tempo avremmo chiesto le immediate dimissioni di tutti gli incompetenti autodichiarati. Oggi, dopo i casi Madia, Lo Bello, Vancheri, Borsellino, Boschi, e tanti, tanti altri incompetenti nelle più varie e fantasiose posizioni, spesso create dal nulla, non possiamo far altro che ringraziare e plaudere alla presa di coscienza. Amministrazione incompetente per una Catania incosciente.