Cronache tragicomiche catanesi, comune: trovata la soluzione per la pista ciclabile! Era solo una…questione di fede!


Pubblicato il 12 Aprile 2016

di fantaiena depistata

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La pista ciclabile? Una questione di fede! Chiarito il mistero della pista ciclabile: “nella vita ci vuole fede” -così avrebbe esordito il Sindaco citando l’assessore alla viabilità/mare sui presunti problemi relativi alla realizzazione della pista ciclabile/podistica, che l’amministrazione ha fortemente caldeggiato. Per essa, con il consenso del Consiglio di sicurezza dell’ONU, è stato autorizzato un intervento “forte e definitivo” che ha consentito il “lungomare liberato”.

Non si conosce ancora l’identità dell’ex occupante del lungomare, ma, alla fine, l’importante “ca cce a paci”. …ma purtroppo così non è perché ieri, il Geom. direttore dei lavori ha rassegnato le sue dimissioni, dandone notizia alla commissione consiliare ed in serata dal Palazzo Metropolitano è arrivata la “Fatwa”, che preannunciava severe pene, così come prevede la “sharia comunale”.

Ma cosa è successo? Che cosa ha provocato questa azione “sconsiderata” del povero geometra da indurlo a questo gesto estremo? Dove avrebbe potuto realizzare mai un progetto così faraonico ed universale se non a Catania?

Ebbene, abbiamo scoperto l’arcano: il Geometra non ha avuto fede e quando si tratta del Sindaco la fede è necessaria, perché non è da tutti immaginare le cose che immagina Lui, come non è terrena la Sua visione della città prossima ventura (anni luce) che Lui dice di star realizzando. E quando diciamo fede, evidentemente, il povero geometra non aveva ben compreso cosa volesse il Sindaco; perché lui pensava che la pista ciclabile si dovesse fare al lungomare invece il progetto era ben altro!

Accortosi dell’errore, in preda allo sconforto (anche per le inappuntabili colpe ben evidenziate dall’assessore alla viabilità/mare in consiglio comunale “il progetto era sbagliato!!!”) ha deciso- onorevolmente- di fare un passo indietro e si è dimesso. Il Sindaco, da par suo, avrebbe dimostrato di aver ragione quando -a sorpresa- parebbe aver chiarito cosa intendesse quando parlava di pista ciclabile, accusando i giornalisti di non aver capito un tubo (di bicicletta).

Così, per dimostrare la sua capacità nel “fare le cose”-invece che annunciarle- avebbbe -dicono i beneinformati- realizzato ed inaugurato -in sole 24 ore dalle dimissioni del geometra- la sua nuovissima pista ciclabile/podistica/nuotistica/metropolitana/mediterranea dal nome “WHITE NOW”.

Questo perché nessuno aveva la necessaria intelligenza da comprendere che la nuova pista andava realizzata con apposito pontile galleggiante (sempre progettato da Santiago Calatrava come quello dell’aeroporto) che, partendo dall’ex Motel Agip, arriva attraverso il mare ad Agnone Bagni!

Tante le stazioni, a partire da Ognina e a seguire Caito, Punta ‘o Molu, Aeroporto, Orange Paradise (paradiso degli aranci), Vaccarizzo Dimenticati (riferendosi alla collina primo sole) ed infine Agnuni BBagni. Importantissima l’opportunità di sviluppo del sud-est, con il quasi ultimato collegamento con Siracusa, che -come da dichiarazione- “renderà superfluo utilizzare l’autostrada perché in questo caso la pista attraverserà le raffinerie di Augusta con possibili escursioni alle future torri di trivellazione off-shore”.

Ad ulteriore conferma della lungimiranza del Sindaco, all’altezza dell’aeroporto metropolitano è stata predisposta una diramazione, che arriva direttamente in Libia e quindi risolve definitivamente il problema dei migranti, che così potranno arrivare comodamente in bici, tricicli, tandem, carrozzelle, risciò et similia.

Un’altra grande risposta che il Sindaco “sbatte in faccia” a quanti non lo hanno considerato, neanche di striscio, sulla sua “candidatura” all’agenzia europea per le frontiere. Ovviamente, grande plauso a partire dal Commissario all’Autorità Portuale, che ha dichiarato: “avevamo promesso di aprire il porto alla città invece faremo di più, con questa pista apriremo al 100% il Porto al mare (.?.)”. Invece, dal presidente dell’aeroporto sarebbero arrivate le seguenti parole: “il Sindaco, a Pasqua, aveva promesso la pista ciclabile a bordo pista, oggi ha dimostrato quanto mantenga e triplichi le promesse. Con questa pista ciclabile ci consentirà di far atterrare anche gli aerei da turismo direttamente sulla pista ciclabile, quando le tre piste dell’aeroporto sono occupate ed, al riguardo, ci impegniamo infatti ad acquistare dei pontili da collegare alla pista per l’ammaraggio degli idrovolanti”.

Scuse arrivate dalle associazioni di categoria e dai sindacati, che avevano messo in dubbio le virtù taumaturgiche del Sindaco; vogliamo citarne alcune per tutti: “questa amministrazione è fallita!”

Ed ancora: “siamo di fronte ad un’amministrazione e ad un Sindaco sfiduciato dai fatti e dai cittadini”: anche qui si è trattato -chiaramente- di una mancanza di fede.

Al termine dell’inaugurazione, il Sindaco avrebbe ricordato che l’assessore, quando è stato nominato, oltre che alla viabilità, ebbe conferita la delega al mare, questo perchè -lungimirante e straordinariamente visionario quale Egli è- aveva già in mente questa pista, che proprio perché in mezzo al mare consentirà anche di organizzare permanentemente i mondiali di triathlon (corsa, bicicletta e nuoto) perché ribadisce “al mondo nessuno ce l’ha così lunga!” (sempre la pista).

In conclusione, il Sindaco ha ribadito questo concetto della fede, che, stranamente, in passato non era stata mai in agenda; anzi, aveva sempre rimarcato con forza la sua accentuata laicità al limite dell’ateismo, ma si sa, con l’età tutto cambia, si diventa meno giovani e più vecchi e si pensa sempre più all’anima invece che alle questioni materiali e terrene.

Questo Sindaco credente dimostra quanto sia importante anche per Lui credere in se stesso, perché per come stanno le cose, molti (tantissimi catanesi ed anche del sud-est) hanno l’impressione che ultimamente neanche Lui più creda a quello che dice e quindi a se stesso.

Da rimarcare che, come al solito, qualche buontempone, a margine dell’inaugurazione, non ha risparmiato la battutaccia “Jancu je u Sali!”…

ma si sa …i catanesi sono fatti così! …pedalate gente …pedalate.

Ps: c’avete creduto?


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