Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]
Cronache tragicomiche catanesi: dopo l “ingiuria renziana” il silenzio di Bianco
Pubblicato il 18 Novembre 2016
di marco pitrella
L’unico che “non parla ora e tace per…” rimane Bianco dopo lo show di Renzi dal palcoscenico inaugurale, dunque elettorale, culminato con “m’è l’ha detto poco fa l’arcivescovo, Sant’Agata fa il tifo per noi”.
Il “noi” è “l’Italia che dice sì”, in fondo.
Riesce nel capolavoro, il Matteo premier, di commettere peccato: “me l’ha detto il vescovo” di menzogna s’è trattato. “Sant’Agata la protegga” – comunicano dalla curia – è stato, in realtà, l’augurio di Monsignor Gristina.
E’ “ingiuria renziana” l’aver fatto di Agata la santa da citare sull’altare delle riforme. Perché di questo, in pensieri, parole, opere o omissioni”, in fin dei conti si sta parlando.
Puntuale, non a caso, l’osservazione dei devoti: “Sant’Agata non entra nelle questioni politiche”.
Bianco è muto, dicevamo.
Del resto, si dice che proprio a Bianco, essendo sindaco, “basti un sì” per essere nominato senatore; si mormora che del (nuovo) Senato ne diventi il presidente.
Ecco i motivi del “silEnzo”.
Ad Enzo, tuttavia, andrebbe ricordato un passo di Matteo, l’evangelista però: “Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro”.
A Bianco la scelta: parli ora da sindaco dei catanesi o taccia per… devozione a Renzi.
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