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Cronache tragicomiche catanesi, Fipet-Cidec e il suolo pubblico “tartassato”: oggi conferenza stampa
Pubblicato il 30 Marzo 2016
direttamente dalla Fipet:
La FIPET-CIDEC , rappresentata da Pres. Roberto Tudisco, Vicepres.Elena Malafarina; Pres. CIDEC Antonino Giampiccolo, a seguito di una riunione tenutasi nei giorni scorsi con i commercianti della città di Catania, in merito all’Ordinanza Sindacale n 30 del 9 marzo 2016, indice una conferenza stampa che avrà luogo mercoledì 30 marzo 2016 alle ore 16.00 presso la sede del sindacato FIPET_CIDEC via etnea n 575 ad essa sono invitati a partecipare tutti i commercianti della città di Catania – anche non associati al sindacato- che usufruiscono di suolo pubblico, tutti i Consiglieri Comunali che vorranno ascoltare le voci del commercio e le Istituzioni cittadine.
Infatti il contenuto di tale ordinanza potrebbe tradursi nella chiusura e fallimento di una molteplicità di pubblici esercizi e nella desertificazione commerciale della nostra città, l’ordinanza le cui norme di riferimento sono state elaborate ed interpretate dal pacchetto sicurezza maroni l. 2009/94 nella loro strutturazione attuale comportano una notevole disparità di trattamento tra commercianti in possesso di regolare licenze ed abusivi a vantaggio di questi ultimi, proprio a tal fine i legali del sindacato parteciperanno alla conferenza per sottolineare alcune importanti note giuridiche sull’argomento soprattutto in relazione alle sanzioni accessorie previste: da un minimo di 5 giorni di chiusura dell’attività commerciale interna fino a 15 giorni anche per un solo verbale di ampliamento del suolo pubblico nonché la revoca della concessione per l’anno di riferimento e quello successivo.
E’ evidente che tali norme puniscono maggiormente coloro che hanno una attività regolare a discapito dell’abusivo che non essendo titolare di alcuna licenza non rischia invece nulla.
I commercianti catanesi sanno quanto può essere facile essere oggetto di un verbale malgrado l’attenzione al rispetto delle regole , anche per pochi centimetri o per qualche minuto di sforamento dell’orario e quanta disparità è già presente nel trattamento tra coloro che pagano il suolo pubblico a oltre 50 euro a mq e chi invece usufruisce abusivamente e quotidianamente dello spazio senza pagare alcunchè, senza orari, né controlli.
Abbiamo inoltre appreso che l’Assessorato alle Attività Produttive lavorava da oltre un anno alla emanazione di tale complesso di norme e tuttavia come sindacato siamo venuti a conoscenza di ciò solo giorno 7 marzo, senza avere possibilità di un confronto sul testo, sulle modalità applicative e sulle esigenze del tessuto commerciale catanese.
L’ordinanza, abbiamo appreso in seguito, è stata firmata dal Sindaco giorno 9 marzo 2016 ed è quindi pienamente operativa. La possibilità di un dialogo preliminare è chiaramente sfumata, tuttavia auspichiamo una riconsiderazione da parte delle istituzioni del complessivo quadro sanzionatorio in una ottica di confronto e analisi anche alla luce della situazione attuale del commercio cittadino, che come è ben evidente a tutti, non gode di ottima salute.
E’ nostro interesse primario aprire un dibattito ed un confronto con tutti i commercianti della città di Catania che usufruiscono del suolo pubblico che potranno liberamente intervenire ed anche porre domande ai rappresentanti delle istituzioni, informarli sul contenuto delle nuove sanzioni che prevedono la chiusura dell’attività commerciale da un minimo di cinque giorni fino a 15 giorni interna e revoca della concessione di suolo pubblico per 2 anni alla luce di anche una sola contestazione, e chiamare la Politica a confrontarsi con le necessità del commercio ed ascoltare le sue voci.
Tutti i Consiglieri Comunali sono infatti invitati ad aderire alla conferenza stampa, insieme a tutte le altre Istituzioni che vorranno ascoltare il nostro appello ed aprirsi al dialogo.
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