questi i comunicati (oggi da un lato Cgil, Cisl, Uil e Ugl davanti al Palazzo Esa, Fast Confsal e Faisa-Cisal, alle 10, davanti alla sede Amt in via S. Euplio)
Venerdì 20 maggio una grande manifestazione di protesta e sciopero per i lavoratori Amt di Catania
Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania e le relative sigle sindacali provinciali del settore trasporti, hanno indetto una manifestazione per Venerdì 20 maggio in occasione dello sciopero indetto dalle stesse sigle e dalla Confsal, con inizio alle ore 10,30 davanti Palazzo dell’Esa e marcia sino in Prefettura (via Etnea).
L’Amt conta una decina di milioni di debiti che la Regione ha smesso di pagare da almeno un anno, ed è urgente dare seguito a quanto concordato nei mesi scorsi con l’amministrazione comunale: subito un “tavolo di lavoro” sul trasporto Amt con l’assessore regionale Pistorio, deputati regionali, Regione, Comune e parti sociali. La richiesta è stata più volte reiterata dai sindacati senza ottenere alcun seguito. È di questi giorni la notizia che se non saranno adeguati i chilometraggi e i relativi fondi collegati, gli esuberi in pianta organica saranno inevitabili.
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Oggetto: Comunicato Stampa – Crisi AMT/ S. p. A – Esuberi del personale e Contratti di solidarietà -.
A Novembre del 2014, malgrado già nel 2012, di fatto, fosse avvenuto il taglio dei chilometri 20%, più un altro del 16%, operato dalla Regione, e la conseguente riduzione dei fondi, l’AMT/S.p.A., iniziò ad assumere gli Autisti che avrebbero dovuto fare parte di un progetto complessivo e di rilancio della Partecipata.
L’utilità di quelle assunzioni e di altre ancora, avvenute dopo, fino ad arrivare a quota 60, non era solo quella di ridurre lo straordinario e con esso l’abbattimento dei costi aziendali, ma doveva servire anche e soprattutto a potenziare il trasporto urbano a Catania per renderlo efficiente a servizio di tutti i cittadini.
“ Una scelta oculata, quella del Sindaco Bianco, strategicamente opportuna, e lungimirante, in considerazione anche di un eventuale integrazione trasportistica fra AMT e la Metropolitana di Catania, per la quale, come uomo delle istituzioni, nel 1997, si spese significativamente, affinché la prima tratta urbana, finalmente, potesse andare in Esercizio”.
Ora, invece, di avviare un radicale cambio di passo, in grado di riallacciare un rapporto di fiducia, fino ad oggi profondamente compromesso, con la cittadinanza e l’utenza che reclama con forza l’esigibilità del diritto a una dignitosa e efficiente mobilità cittadina, a distanza di quasi 18 mesi da quel fatidico momento, l’AMT, rende noto l’esubero di n° 150 unità e quindi, l’intendimento di fare ricorso anche al Contratto di solidarietà.
A questo punto della situazione ci chiediamo quali fatti nuovi sarebbero intervenuti dal momento delle prime assunzioni degli Autisti ad oggi, tali da far credere al presidente Lungaro, che si potrebbe parlare di esuberi e quindi far ricorso agli ammortizzatori sociali?
Cordiali Saluti.
f..to Giovanni Lo Schiavo.
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