Cronache tragicomiche catanesi: piove, tempo ladro

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di Claudio Melchiorre 

Sembra incredibile, ma Catania è una città sul mare, in discesa e senza grandi barriere a parte i palazzi, le strade, i marciapiedi e le automobili. Non ha grandi problemi. A parte il traffico, certo, la disoccupazione, la deindustrializzazione, la mafia, i bar e i ristoranti che non rispettano le norme di sicurezza alimentare, lo scarso rispetto per le normative sui prezzi esposti, l’impossibilità di avere una pubblica amministrazione trasparente ed efficace, degli ospedali ai quali affidarsi senza ansie, nemmeno fosse Saronno, e una certa difficoltà a spendere i soldi disponibili. Catania non ha nemmeno grandi problemi culturali e di classe dirigente, a parte ovviamente un ceto alto costantemente dedito a credere che non ci siano grandi problemi.

E’ ovvio che in una città come questa, dove non ci sono problemi, a parte quelli detti e qualche altro che magari non c’entra per ragioni di spazio, quando piove le strade si allagano.

Non si allagano per imperizia o per scarsa manutenzione o perché mancano le fogne o ancora perché manca un’idea precisa di dove finiscano le acque. No. Si allaga perché piove e questo è evidente.

E se si allaga anche la metropolitana sotto terra, non è colpevole nessuno. Perché è fin troppo banale che i progetti sono perfetti, a parte qualche piccolo disservizio quando piove. Nessuno è colpevole. Perché piove. E su questo non ci sono dubbi.

Se qualcuno vi fa notare che a San Francisco piove molto ma la metropolitana non si allaga, che a New York nevica anche, ma la metropolitana non ha l’acquario incorporato, beh fateglielo presente: noi siamo orgogliosi perché quella che altrove sembrerebbe una pecca, per noi è un vantaggio. Abbiamo gli acquari avventizi. Sopra e sotto terra.

E quindi siamo felici. Perché Catania, a parte i problemi che ha, non ha problemi. E quindi il governo da noi non ha nulla da fare. E quindi diciamo in coro: piove, tempo ladro.

Certo, se poi sei un populista e un cacadubbi potrai pensare che se piove e la città diventa una piscina, il governo della città ha qualche problema. Ma il problema è tuo. Perché non sai quanto sia difficile governare e chi governa ci ha già pensato. Per questo, ripetiamo, questa volta tutti insieme: Piove, tempo ladro. 

Ti ho sentito, sai? Non hai ripetuto. 

Bene. 

Se non lo hai fatto, se invece di fare il coro hai offerto un’imprecazione a chi ti sta vicino, se non te la sei bevuta, non tutto è perduto. 

 

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Redazione Iene Siciliane

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