Cronache tragicomiche comunali catanesi: l’ufficio stampa ovvero il “labirinto” della “legalità bianchista”

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di iena “pessa” a Palazzo degli Elefanti

Andiamo ai fatti: chi è il capo ufficio stampa del comune di Catania? Guardate il sito istituzionale dell’ente e troverete subito la risposta: è il giornalista professionista Sebastiano “Nuccio” Molino. Se andate all’Urp e chiedete vi risponderanno che le informazioni del sito comunale fanno a tutti gli effetti fede. Di quanto è realmente. Ma è così?

Andiamo alla realtà: “Nuccio”Molino non fa il capo ufficio stampa, ma ovviamente continua a lavorare al comune di Catania. Insomma, fa altro. Non solo, proprio in questi giorni, con una determina del comune di Caltanissetta, è diventato esperto per le materie della comunicazione (a 1.500 euro lorde al mese) del sindaco Giovanni Ruvolo. Che non è Bianco. Molino lo farà ovviamente non nell’orario d’ufficio al comune di Catania.

Insomma, quello che sul sito del comune di Catania compare come capo ufficio stampa non lo è in pratica, lo, è, invece, esperto di un altro sindaco. Insomma, la sua professionalità specifica sulla comunicazione viene utilizzata in un altro comune.

Chi fa allora il capo ufficio stampa? Andiamo all’ufficio stampa al piano terra di Palazzo degli Elefanti. Qui, ci sono due avvenenti signore al lavoro, in testa la giornalista professionista Francesca Pavano, coadiuvata dalla giornalista pubblicista Angela Impastato. Dirigono loro l’ufficio stampa? E’ una mezza verità.

Comunque, nello stesso ufficio fino a qualche mese fa, c’era anche il giornalista pubblicista Salvo Di Guardo. E’ trasferito un giorno –e ancora non si sa perché-in altro ufficio.

Ma allora, la “verità” dov’è? Bisogna salire al primo piano, dove c’è un importante signore, slanciato e affascinante, si chiama Giuseppe Lazzaro Danzuso: è il vero capo ufficio stampa, segue il sindaco pressocchè ovunque. E’ giornalista professionista ed è presidente del consiglio di disciplina dell’ordine dei giornalisti di Sicilia.

Chi lo paga? Secondo la versione ufficiale, l’assessore comunale alla legalità Rosario D’Agata,  si tratta di portavoce personale del sindaco con  un contratto con l’avv. Enzo Bianco. Non solo: Lazzaro Danzuso è consulente per la comunicazione e l’ufficio stampa dell’Asec Trade, azienda comunale del gas. Insomma, ufficialmente ha due fonti di compensi. Una vita difficile.

Il giornalista professionista Giovanni Iozzia, invece, lavora pure al comune ed è pagato pure lui come portavoce personale del sindaco, sempre secondo la versione ufficiale dell’assessore alla legalità Rosario D’Agata, dall’avv. Enzo Bianco. Gli facciamo tanti auguri, a nostro avviso ne ha di bisogno.

Tutto chiaro? Si potrebbe dire che è un esempio di ottimo utilizzo delle risorse umane di un ente pubblico?

E in generale: forse c’è o no qualche anomalia, magari solo leggerissima, all’ufficio stampa del comune di Catania?

 

 

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Redazione Iene Siciliane

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