ecco la presa di posizione:
“ci ritroviamo nelle parole della sovrintendente arch. Fulvia Caffo che vede nella mancanza di un piano del commercio e di un piano di utilizzo degli spazi pubblici alcune delle concause del degrado della Città e del suo centro storico. Quando a fine dicembre abbiamo parlato del fallimento dell’amministrazione Bianco ci siamo riferiti, in particolar modo, alla sua incapacità di produrre le pianificazioni di cui la Città necessita. Anche questa amministrazione, dopo oltre due anni e mezzo di governo, non ha prodotto nulla di importante e di concreto. Il terziario di mercato, ed in particolare la funzione commerciale, non è stato captato dall’amministrazione come uno strumento per lottare il degrado urbano e rilanciare Catania. Non è stato compreso che il commercio e la ristorazione possono assurgere a strumento di lotta al degrado urbano e di valorizzazione del contesto urbano e storico solo se vi sono delle regole snelle e chiare.
L’amministrazione Bianco ci presenta un unico risultato: il nulla. Niente piano commerciale, niente piano dehors, niente piano regolatore, niente piano dei chioschi, niente piano di circolazione della zona nord della Città, niente piano regolatore del porto. Niente di niente, una desolazione. Un bilancio preventivo 2015 approvato solo il 30 dicembre 2015. Nessuno sforzo per trovare alternative alla facile soluzione dell’aumento della tariffa di sosta per sanare il bilancio di Sostare: faranno pagare come sempre ai cittadini i disastri che hanno combinato altri. Siamo giunti ad un punto in cui l’inerzia dell’amministrazione Bianco viene richiamata non solo dall’associazione commercianti di Catania ma anche dalla politica, anche quella più vicina allo stesso sindaco, e dalle istituzioni.
Il 2016 è cominciato da poco e vorremmo finalmente vedere qualcosa di veramente buono e di utile per lo sviluppo di questa Città, pertanto sommessamente, ma con estrema decisione, chiediamo al Sindaco di Catania di fare un serio esame di coscienza e di domandarsi se è in grado di realizzarlo con questi uomini e con questi mezzi oggi disponibili oppure di trarne le debite conseguenze per il bene di tutti. Ci sia uno scatto d’orgoglio da parte del Sindaco. Riteniamo che ci sia ancora il tempo per cambiare corso.
Ed inoltre è bene dire in modo forte che servirà anche quell’azione corale e trasversale a cui ha fatto riferimento l’avv. Fiumefreddo in un recente editoriale che coinvolga “quella minoranza cittadina che possiede ancora il senso dei valori, in un’alleanza nuova tra le associazioni sane e le istituzioni” per arginare il degrado morale, ed aggiungiamo noi, per bloccare la deriva amministrativa di questa Città. Noi di Confcommercio ci siamo.
Giovanni Saguto P. As.Com Catania
Francesco Sorbello v. Dir. Prov. Confcommercio”.
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