mai dire mai…ecco quanto accaduto meno di un’ora fa…
di iena con la lampada
Stavano ancora visitando, all’ultimo piano, la mostra (“Artisti di Sicilia- da Pirandello a Iudice”, al Castello Ursino) quando all’improvviso…zac! Senza luce! Tutti al buio! Che fare? “Normale” per una realtà come quella catanese, ovvero cosa? Scendere le scale al buio. Magari aiutandosi con il cellulare! E questo il finale della “domenica bestiale” di un centinaio di persone finite…al buio, dentro il Castello Ursino, il maniero che fa bella mostra di sè nel centro storico di Catania.
E il tutto perchè è accaduto? Perchè l’addetto comunale ha “decretato” che, essendo scoccate le 19 (l’orario previsto per la chiusura), lui doveva spegnere le luci. E andare via. Magari dirlo qualche minuto prima, per consentire alle persone rimaste un normale deflusso dal piano alto? Pensate una cosa del genere? Suvvia, praticità, senso pragmatico della vita: un clic e via. E le cento persone, visitatori “sfortunati” o quasi? Coi celllulari accesi, una soluzione si trova sempre. Malgrado proteste (qualcuno ha annunciato un esposto), malgrado la presenza di donne, anziani e bambini.
A proposito, ecco cosa scrive la “macchina della propaganda” di Palazzo degli Elefanti:
“Cultura: nel Castello Ursino oltre 1.500 presenze in un solo giorno
Pienone nel museo civico catanese che ospita la mostra “Artisti di Sicilia – da Piranello a Iudice”, curata da Sgarbi, e quella di Santacroce dedicata a Sant’Agata. Il sindaco Bianco, “Massiccia partecipazione, biglietteria presa d’assalto”. L’assessore Licandro, “Questo è solo l’inizio, da aprile parte Picasso”
Boom di visitatori nel museo civico del Castello Ursino, dove nel corso della giornata oltre 1.500 persone hanno visto le mostre “Artisti di Sicilia – da Piranello a Iudice”, curata da Vittorio Sgarbi, e “Diva Agata nelle stanze del sogno” di Antonio Santacroce. L’incasso è stato di circa 8.000 euro.
“Si tratta – ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco – della migliore risposta che si può dare a chi sostiene che con la cultura non si mangia. Basta, ovviamente, lavorare come si deve per risvegliare nei cittadini il senso del bello. Il Castello Ursino è diventato un polo culturale importante e oggi abbiamo registrato una massiccia partecipazione di Catanesi e turisti, con la biglietteria che è stata letteralmente presa d’assalto. In marzo, poi, apriremo il bookshop per cominciare a portare il nostro museo al livello di quelli delle grandi capitali europee”.
“La grande partecipazione – ha spiegato l’assessore alla Cultura e al Turismo Orazio Licandro – conferma il grande successo delle nostre iniziative culturali. Pur non essendo un museo nazionale o regionale abbiamo ottenuto dal Mibac di inserirci nell’iniziativa ‘domenica al museo’. Certo, il Piano di rientro economico e la presenza di due mostre ci impedisce di offrire gratuitamente l’ingresso, ma siamo riusciti quasi a dimezzare il prezzo del biglietto portandolo da otto a cinque euro. E i Catanesi e i turisti hanno risposto con entusiasmo. Questo, comunque, è solo l’inizio. Aspettiamo di vedere cosa accadrà con la grandiosa mostra di Picasso che prenderà il via il prossimo 3 aprile”. “