di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Cronache tragicomiche rossoazzurre, Prima al “Bellini”: la “bella società” e gli intellettuali. Catanesi
Pubblicato il 22 Gennaio 2017
di iena plebea marco benanti
E’ successo di tutto alla Prima stagionale al “Massimo Bellini”: attori mancanti e non sostituiti; pezzi di scene improvvisate; attori muti sul palcoscenico e via cantando. Ma sulla scena c’era il primo attore, il Podestà Enzo Bianco che nel foyer sfilava a braccetto con la sua fidanzata Amanda Jane Succi (vedi foto) tra interessati sorrisi ammiccanti di circostanza.
In testa quelli dell’ad dell’aeroporto Nico Torrisi, capo indiscusso della colorita comitiva “Baia Verde”. Uno dei suoi componenti più noti, lo scrittore Ottavio Cappellani, sul quotidiano cartaceo locale di domenica ha raccontato la serata citando abiti smaglianti e passo elegante delle signore e dei signori seduti nelle prime file. Lo ha fatto con delicata attenzione, senza dare disturbo. Un fondamentale contributo alla cosiddetta rinascita della città? Chissà.
Insomma, lo scrittore Cappellani, finalmente, sembra scrivere come piace alla gente che piace. Ha persino citato anche tante seconde file, forse per farle contente non si sa mai.
Non ha fatto riferimento all’altro suo collega di comitiva, l’avvocato Luca Blasi, presidente di “Sostare” e nominato consulente legale della Sac (vedi sotto) dal “capocomitiva”: forse perché non c’era.
Sempre delicato il nuovo Cappellani. E per non sbagliare non ha citato neppure il comunista (molto italiano) Orazio Licandro, forse perché non lo ha visto. E non ha avuto nulla da ridire neppure sulla impalpabile e autocompiaciuta borghesia di provincia, una delle peggiori espressioni della peggiore borghesia d’Occidente, quella italiana, mentre la città annega nel degrado e nella miseria anche culturale. Come si cambia, canterebbe Fiorella Mannoia.
“Oggetto: SAC (amministrazione trasparente)
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