Cultura e Patrimonio “Scordato”, Codacons: nuova scoperta a Catania, ecco il sepolcro di Sant’Euplio

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Continua l’ operazione “tesori dimenticati. L’associazione di tutela dei consumatori: “perchè non è fruibile? La Soprintendenza continua a rimanere assente”. Di seguito il comunicato….

“Il territorio di Catania è particolarmente ricco di importanti testimonianze archeologiche di cui si va perdendo traccia e che vengono sottratte alla pubblica fruizione. .

Il Dipartimento Ambiente del Codacons l’operazione “Tesori archeologici dimenticati” con la quale si ripromette di stimolare la riscoperta, il recupero e la fruizione del nostro patrimonio archeologico abbandonato al degrado e all’oblio. Dopo la denuncia nelle scorse settimane della necropoli scoperta oltre mezzo secolo fa sotto l’edificio de La Rinascente che non viene resa fruibile ai Catanesi e ai turisti, e il grandioso monumento sepolcrale circolare nel giardino della villa Modica, in Viale Regina Margherita,

Martirizzato sotto l’imperatore Diocleziano, Sant’Euplio è compatrono (insieme a Sant’Agata) di Catania. La chiesa, nella via omonima, venne eretta nel 1548 e fu completamente distrutta dai bombardamenti nel 1943. Al di sotto di essa è ancora visibile un ambiente sotterraneo con nicchie alle pareti identificato come antico sepolcro, che alcuni studiosi tenderebbero ad identificare come la tomba del santo. Si tratta in realtà di una tomba ad incinerazione databile tra il I ed il II secolo d.C. Quale che sia l’interpretazione, è un fatto che i cittadini di Catania da molti anni ormai, non possono neanche avvicinarsi a questa importante testimonianza archeologica, difesa da ben due cancellate. Il sepolcro ricade nella proprietà della chiesa catanese e fino a qualche decennio fa era visitabile almeno nei giorni della festa di S. Agata, ora non più. Ufficialmente necessita di restauri, ma quanto dureranno? Quali provvedimenti le autorità ecclesiastiche intendono prendere per restituire questo bene alla fruizione dei cittadini? Il CODACONS attende risposte.

 

Il CODACONS attende risposte anche per la necropoli sotto la Rinascente di cui abbiamo segnalato l’inaccessibilità. Finora non abbiamo ottenuto alcun riscontro, né dalla Soprintendenza, né dalla Direzione della Rinascente.

GRAZIE AL CODACONS I CITTADINI POTRANNO VISITARE IL SEPOLCRO DI VIALE REGINA MARGHERITA

 Ci fa piacere invece informare i cittadini che il prof. Modica, proprietario della villa in cui insiste il sepolcro circolare di cui abbiamo già sottolineato l’importanza, si è dichiarato assolutamente disponibile a fare visitare la tomba, ovviamente previo appuntamento e, nel corso di un incontro con alcuni dirigenti del CODACONS, ha potuto mostrare con orgoglio, la perfetta conservazione del monumento (tutto a sue spese, aggiungiamo noi); e la Soprintendenza?” 

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Redazione Iene Siciliane

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