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Culture digitali, cinque scuole per un unico progetto
Pubblicato il 23 Maggio 2019
DALLA REALTA’ AUMENTATA, AD UNA PIATTAFORMA DI GEOREFERENZIAZIONE
Presentati i progetti delle scuole superiori “Marchesi” di Mascalucia, “Archimede”, “Cutelli” e “Greco” di Catania e “Arangio Ruiz” di Augusta realizzati nell’ambito della quarta edizione della Settimana delle culture digitali
CATANIA, 23 maggio 2019) Ricostruzione in realtà aumentata, percorsi di digital story telling ed ebook inseriti in un’unica piattaforma di georeferenziazione: è questo il risultato finale della partecipazione degli istituti scolastici siciliani alla quarta edizione della Settimana delle culture digitali “Antonio Ruberti” presentato ieri nel corso dell’evento ospitato nell’aula magna Dicar (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura).
Il tema scelto è “Il rischio sismico e la città solidale: dalla ricostruzione del 1693 all’attualità tra tecniche, prevenzione, paure e speranze” sviluppato, sotto vari punti di vista, dalle scuole superiori “Marchesi” di Mascalucia, “Archimede”, “Cutelli” e “Greco” di Catania e “Ruiz” di Augusta.
Il progetto è stato avviato dal Polo Diculther Sicilia coordinato dall’Irssat, cui hanno aderito le Università di Catania, Palermo e Messina, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’IBAM del CNR e la fondazione Sirm.
L’evento è stato patrocinato dall’assessorato regionale all’Istruzione e formazione professionale.
Alla presentazione è intervenuto l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla che ha sottolineato l’importanza dell’iniziata evidenziando che “è importante non solo la tecnologia, ma i contenuti, i valori, le informazioni positive che il sistema digitale riesce a produrre”.
“A quasi un anno di distanza dalla creazione del Polo Diculther Sicilia riscontriamo l’avvio di un grande progetto di educazione alla cultura digitale e in particolare al patrimonio culturale” ha evidenziato nel corso del suo intervento, Carmine Marinucci, segretario generale Rete DiCultHer.
“La cultura digitale può rappresentare un punto di svolta per il nostro territorio e sono felice che i ragazzi delle scuole coinvolte abbiamo dimostrato di poter mettere a regime conoscenze e saperi per un progetto che rappresenta solo un punto di partenza” ha commentato Giuseppe Lo Bianco presidente dell’Irssat, istituto che coordina il Polo Diculther Sicilia.
ll Polo Diculther Sicilia che ha promosso e coordinato il progetto, fa parte della scuola “a rete” DiCultHer (Digital Cultural Heritage, Arts and Humanities) finalizzata alla creazione di centri di eccellenza per l’organizzazione di percorsi formativi professionalizzanti nel settore del digitale applicato al patrimonio culturale, all’arte e alle scienze umane.
Ad essa, sul piano nazionale, hanno aderito più di settanta soggetti, tra cui università, fondazioni, enti di ricerca, musei e associazioni di imprese
I PROGETTI. Nell’ottica di un progetto condiviso, i ragazzi dell’istituto “Arangio Ruiz” di Augusta, guidati dai docenti Angelo Santacroce, Carmelo Siena ed Elisabetta Ciracò, hanno sviluppato un sistema informativo territoriale corredato da un database fotografico, si tratta di una piattaforma di georeferenziazione sulla quale si innestano i prodotti digitali degli altri istituti. Le classi dell’ “Archimede” di Catania, coordinate dai docenti Giuseppe D’Angelo e Stella Paternò, hanno compiuto la ricostruzione in realtà aumentata della chiesa di Santa Maria di Monasterium Album (della vecchia Misterbianco contrada di Catania): il lavoro permette di ammirare “digitalmente” quanto è stato riportato alla luce, con una particolare attenzione a favorire la fruizione da parte delle persone diversamente abili grazie ad apposite ricostruzioni 3d e la realizzazione di audioguide e pannelli braille.
La docente Francesca Ferreri del liceo classico “Cutelli” ha coinvolto gli studenti nella realizzazione di percorsi digital storytelling sugli attori della cultura barocca a Catania e della realizzazione della città settecentesca, tra cui il Duca di Camastra, il Principe di Biscari e l’architetto Vaccarini che contribuirono a dare un nuovo volto alla città di Catania post sisma del 1693.
Al centro dei lavori degli studenti del liceo artistico “Greco” di Catania, realizzati sotto la supervisione delle docenti Marilisa Spironello, Anna Sorace e Stefania Di Vita, emozionanti video e le tavole sinottiche in formato A2 che descrivono e catalogano gli stilemi decorativi del Tardo Barocco della Val di Noto, riproducendo tali particolari anche tridimensionalmente con l’impiego della stampante 3D.
Gli studenti del “Marchesi” di Mascalucia, guidati dai docenti Valeria La Bruna e Angelo Santamaria hanno curato, attraverso lo strumento del digital storytelling, la narrazione dei luoghi del terremoto del 1693, della loro ricostruzione, della percezione attuale del rischio sismico: il tutto inserito in un ebook che descrive questo viaggio sia reale che virtuale sui territori coinvolti dal sisma; la scuola di Mascalucia ha curato anche la progettazione di un’applicazione informatica (app per Smartphone Android/IOS) pensata per notificare l’allerta sismica ed indicare i percorsi di fuga più idonei: l’app sarà completata e resa operativa dalla fase nazionale del progetto. Le presentazioni sono state introdotte e coordinate da Giuseppe Mussumeci, presidente del corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio dell’Università di Catania.
Ai lavori sono intervenuti Maria Concetta Castorina, dirigente scolastico dell’istituto Ruiz, Elisa Colella, dirigente scolastico del Liceo Cutelli, Fortunata Vetri, dirigente scolastico dell’istituto Archimede, e la docente Cettina Santagati del Dicar (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura).
Nel pomeriggio i docenti e i referenti degli enti che hanno aderito al Polo siciliano si sono riuniti nella prestigiosa sede del Museo della Rappresentazione dell’Università di Catania, per programmare le prossime attività che saranno sviluppate nell’anno scolastico 2019/2020.
All’incontro hanno preso parte anche i docenti rappresentanti del Convitto Cutelli e dell’Istituto Marconi che intendono unirsi alla rete già costituita.
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