Da Catania una forte risposta contro il G20

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Nota di Carlo Genovese

Ieri e oggi a Catania il vertice del G20 dedicato a Istruzione e Lavoro. Contro, ieri pomeriggio, il “Coordinamento Siciliano NO G20-CATANIA” che ha dato vita ad una partecipata manifestazione in Piazza della Repubblica che, dopo una trattativa con la Digos,
a causa del Dpcm Conte che vieta i cortei, l’unica parte del Dpcm che “stranamente” il governo Draghi non ha cancellato, è  proseguita con un colorato e  corteo che dalla vicina via Ventimiglia ha raggiunto la via Umberto, poi un tratto di via Etnea, per raggiungere la via Santo Eupilio attraverso  via della Posta. Da piazza Stesicoro, il corteo ha percorso la “agatina” Salita dei Cappuccini, raggiungendo la via Plebiscito e la via Torre del Vescovo per fermarsi , come era stato precedentemente concordato con i responsabili della Digos, un centinaio di metri da Piazza Annibale Ricco’, a ridosso dei Benedettini dove era riunito il G20.
È  stato un corteo che già  in via Ventimiglia ha iniziato ad ingrossarsi. Quando la coda del corteo aveva da poco superato Piazza Majorana, la ex Piazza Umberto, la sua testa era davanti alla Villa Bellini, dove, al microfono, l’USB con Claudia Urzì e la CUB con Francesco Tomasello denunciavano  la devastante situazione in cui versa la scuola pubblica e il ruolo oppressore del G20 in corso. Tutto il corteo ha registrato, sin dalla partenza, interventi al microfono da parte di rappresentanti delle organizzazioni presenti e di singoli manifestanti. Attivissime le militanti e i militanti di Spazi Sociali Catania. Prima della Salita dei Cappuccini un intervento congiunto di ASIA USB Catania e Bergamo: Davide Canto, siciliano di Bergamo, ha ricordato gli anziani morti per la pandemia e la lotta che queste persone avevano condotto nella contro il nazifascismo; il catanese Orazio Vasta ha annunciato “forte e chiaro” che a giorni ASIA USB Catania occuperà la sede dell’IACP, “considerato che a Catania l’assegnazione delle Case popolari viene gestita anche dalla mafia”.
Lo spezzone di Potere al Popolo si è caratterizzato con momenti di flashmob.
Quando il corteo è  giunto di fronte alle transenne predisposte dalla polizia per marcare la zona rossa, si sono susseguiti tantissimi interventi che hanno suscitato anche l’interesse degli abitanti che, per nulla infastiti dalla rumorosa presenza, hanno dato ai manifestanti delle bottiglie d’acqua.
Nella mattina, presso il cinema King, si è  svolto  il convegno “Il Sud è perduto se non si ribella. Una proposta su istruzione, lavoro e nuovo ruolo dello Stato”, organizzato dall’USB. L’Unione Sindacale di Base si è già mobilitata contro le iniziative legate alla presidenza italiana del G20, scioperando e manifestando contro il G20 Sanità a fine maggio, e ieri a Catania “per dire no a un modello di formazione basato sulle logiche del profitto”.

 

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