Politica

DA GRANDE VOGLIO ESSERE ROSANNA NATOLI

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Care iene e caro direttore e grege,

mi pare di avere capito che in questi giorni tanti severi “maestri di diritto” e di “etica” hanno trovato un nuovo “bersaglio” su cui sfogare il proprio sincero anelito di giustizia: l’avvocato Rosanna Natoli.

Davvero sbagliato, davvero ingiusto, davvero antigiuridico, davvero male, molto male, malissimo: il “succo” delle ricostruzioni giornalistiche e dei commenti personali è tutto un florilegio di espressioni di riprovazione. Sincera riprovazione. Brutto, tutto brutto, davvero brutto: che spettacolo!

Quindi, mi pare di aver capito che tanti, forse provenienti da Marte o “scesi dalle montagne”, hanno scoperto o pensano di avere scoperto una rappresentazione plastica della “macchina giudiziaria” italiana. Commovente. E giù parole e commenti di chi è veramente turbato, sconcertato, allucinato. Commovente.

Care iene, io vi dico che come “funziona” in Italia da decenni lo sanno anche le pietre. Naturalmente, a parte i farisei, quel tipo umano che nell’Italietta tante volte indossa una toga e racconta un mondo virtuale, dove tanti sbagliano, ma sempre meno quelli che la toga indossano. Che strano.

In realtà, si chiama corporazione, che dalle nostre parti diventa “lavoro”. Fra i magistrati –forse non lo sapete- un “mestiere” diffuso è quello di “avvocato di corporazione” , funzionale al mantenimento di condizioni di assoluto privilegio, con cui magari impaurire i poveracci o i giornalisti fuori dai “circuiti giusti”. Perché soprattutto nell’Italietta il magistrato sa perfettamente che il suo status sociale può essere utilizzato con chi sta in basso nella scala sociale. Con gli altri ci si capisce. Miserie umane di bravi borghesi di provincia. Perché poi la carriera la si fa lo stesso, come nelle commedie americane, tutto finisce bene. Del resto, ricordo come era descritto bene Don Abbondio nelle prime pagine de “I Promessi Sposi”: un uomo che camminava evitando le pietre, evitando le buche -si direbbe. Per non avere rogne, per andare avanti.

Perché sapete, magari l’avv. Natoli avrà pure sbagliato (a proposito, le condanne definitive sono già arrivate mediaticamente…e la Costituzione?), chissà perché avrà ospitato nel suo studio il giudice incolpato Fascetto (a proposito, nulla da dire su di lei e sul di lei Avv. Prof. Taormina?), chissà ora cosa deciderà la Procura di Roma (violazione del segreto d’ufficio? Altro reato?), ma voi che siete “civili cittadini” ricordate quando scoppiò la vicenda Davigo-Csm? Ricordate la reazione degli “avvocati di corporazione” e delle “ società civili”? Ma i toni furono gli stessi? E dire che sul piano del reato ipotizzato (a proposito , il dott. Davigo, che ad oggi è innocente a norma di Costituzione, ha fatto ricorso in Cassazione, dopo una condanna anche in Appello e gli auguro di essere assolto) siamo lì o quasi, insomma una violazione di segreto d’ufficio o altro. Ma i toni sono gli stessi? I “farisei in toga” in servizio continuato di “pronto soccorso” per i colleghi “vittime” della “Politica Cattiva” sono fatti così. Tutti bravi cattolici, tutti severi comizianti contro la “politica” (il Male) e per la “giustizia”(il Bene). Insomma, atti utilizzare schemi da terza elementare.

Già l’avv. Natoli ha sbagliato (lo vedremo), ma quando avranno –con il “popolo festante”- provveduto ad “estirpare” il cosiddetto “Male” , i meccanismi resteranno gli stessi. E tanta gente vorrà soltanto prendere il posto dell’avv. Natoli (mi raccontano di commenti irripetibili di colleghi dell’avvocatessa, delle battutacce, delle solite frasi da bar…).

E a proposito di meritocrazia, ma quando c’è da decidere chi deve ricoprire un ufficio importante o soltanto chi deve avere altro riconoscimento di carriera, sapete davvero cosa accade fra i magistrati? Tutti bravi, competenti, tutti meritevoli? Ma a quale bambino di terza elementare si possono raccontare simili fandonie? Ricordate Palamara? Lo avete già dimenticato?

Gli scontri correntizi-carrieristici dentro la magistratura sono scene da incubo, dove l’ “accoltellamento” è pane quotidiano. E questi parlano, conciano, comiziano…Farisei. Faccia brutta, violenta, perbenista dell’Italietta, faccia di gente che vomita sull’Occidente vivendo da perfetti occidentali, strepitando talora per i diritti che irridono nelle loro assemblee dove si danno ragione uno con l’altro.

Gente che può fare la morale all’avvocatessa Natoli. E farsi applaudire dalle solite claque di “utili idioti”.

Lettera firmata.

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Iene Sicule

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