DAI MODERATI DI SICILIA A IO C’ENTRO. ADOLFO MESSINA: “NOI ANDIAMO AVANTI”

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Valeria di Paternò (da www.qtsicilia.it)

“Questa politica, di questo sistema, ci è lontana. Ma il territorio ci è vicino”. Questo il risultato venuto fuori dal convegno telematico svoltosi in questa settimana tra i rappresentanti provinciali dell’esperienza passata dei Moderati e dalle nuove istanze pervenute all’interno del movimento. A questo punto dal fermento che ne è venuto fuori abbiamo cercato di capire qualcosa di più. Per questa ragione abbiamo raggiunto il leader del nuovo soggetto politico, erede dell’esperienza dei Moderati di Sicilia, oggi Presidente della Pubbliservizi, grossa partecipata pubblica della Città Metropolitana di Catania.

“Occorreva cambiare immagine e denominazione. – dice Adolfo Messina- È passato qualche anno da quell’esperienza, delle elezioni al Senato del febbraio 2013, che ci ha dato tante soddisfazioni, consensi e coesione intellettuale tra noi. Tra tanti amici, vecchi e nuovi, che ancora oggi, non avendo perso la voglia di incidere nel territorio, hanno deciso continuare, anche se non avevano mai smesso completamente. Insieme abbiamo fatto leva su questo legame solido tra noi, per convincere tante persone, molte delle quali apparentemente estranee all’impegno politico, ma che subiscono le scelte della casta, a cimentarsi nella cittadinanza attiva.  Nuovi amici sono arrivati e ci siamo, quindi posti il problema serio di come stare tutti assieme, che poi tanto moderati non siamo. Direi rivoluzionari piuttosto”.

“Il problema oggi, -continua Adolfo Messina- nella civiltà dell’immagine e della comunicazione di massa, un compito fondamentale è dare anche plasticamente l’idea per la quale ci si attiva. L’immagine ed il nome devono essere la sintesi del pensiero da esternalizzare e per il quale si combatte. Noi dopo tanti confronti avuti, anche con esponenti di altre formazioni politiche, abbiamo inteso innovare simbolicamente, meno nei contenuti che democratici e riformisti erano e tali sono rimasti. Il vestito, ma non solo quello, doveva essere cambiato, ci stava stretto ed era oramai usurato”.

“Abbiamo fatto questo confronto in questi giorni, -prosegue Adolfo Messina- perché la prossima settimana ci attende una agenda piena di impegni, confronti e colloqui per comprendere le scelte da fare, con chi camminare, con chi fare il percorso, all’interno del cosiddetto centrosinistra.  Noi, già Moderati di Sicilia, da oggi IO C’ENTRO, ci poniamo nella società come movimento per la democrazia, per il cambiamento, per l’efficienza delle pubbliche risorse e che oltre i troppi proclami fatti da tanti, dimostriamo concretamente, con i fatti, come si amministra la cosa pubblica, con le buone prassi amministrative, con creatività e concretezza, così come detto in un mio intervento di qualche settimana fa. Non vogliamo disperdere l’esperienza che abbiamo fatto nei vari passaggi con grande soddisfazione, per cui stiamo valutando i risultati di tanti colloqui, che abbiamo fatto, ai massimi livelli nazionali e regionali, e che faremo nel proseguo. Come detto, già nella prossima settimana, ricercheremo le convergenze più idonee alla nostra idea della politica, ma soprattutto per indirizzare le tante nuove e antiche energie, che ci hanno seguito nei ragionamenti e che ancora hanno voglia di dare un contributo alla nostra società, il migliore possibile”.

“Noi andiamo avanti -conclude Adolfo Messina- reputando che la buona politica sia importante per il momento difficilissimo che vive il Paese, ritenendo che la stessa venga fatta ogni giorno e non solo nelle sedi istituzionali ma anche tra la gente. Ascoltando i loro problemi, capire i loro bisogni, informando la pubblica opinione sulle verità nascoste che il regime, qualunque sia e fin quando lo riteniamo tale, ama occultare con la disinformazione. Andiamo avanti a dispetto dei detrattori che pensando da servi, non hanno facoltà di giudizio a dispetto del buon senso e del vivere in libertà. Nessuna polemica comunque. Abbiamo solo un obiettivo LAVORO, LEGALITA’, SVILUPPO E AUTONOMIA per la nostra terra. Questa la nostra scommessa”.

 

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Redazione Iene Siciliane

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