Favorire la socialità intergenerazionale, contrastare il disagio, aiutare i più deboli. Questi in sintesi gli obiettivi principali del progetto “Dai valore al tempo” che punta a fare rete con tutte le associazioni di volontariato del territorio etneo. L’iniziativa vuole favorire l’incontro tra la vecchia e la nuova generazione, per creare processi di integrazione che coinvolgano cittadini con disabilità e per combattere l’esclusione e l’emarginazione sociale ed economica. Per fare questo è necessaria una solidarietà concreta, con occasioni di integrazione e momenti di confronto e di cooperazione. Costruire una rete del sistema del volontariato, assieme ad una maggiore sinergia tra tutte le organizzazioni di cittadini presenti nel territorio, può rappresentare una protezione dei più deboli, garantendo così l’inclusione sociale per tutte e tutti.
“Dai valore al tempo” prevede due attività di sensibilizzazione: la prima da svolgere in istituti scolastici e associazioni giovanili, la seconda in circoli ricreativi, club anziani e associazioni. Nel progetto vi sono anche due laboratori: Animazione teatrale e Volontariato come valore. Nel primo caso si punta, attraverso il gioco teatrale, a recuperare aneddoti, tradizioni, usi e costumi che oggi stanno scomparendo. Nel secondo caso i partecipanti saranno invitati ad essere protagonisti, impegnandosi in attività socialmente utili e potranno così sviluppare competenze spendibili nel mondo del lavoro.
“Il progetto – spiegano i promotori, Luigi Maugeri(Rete volontariato europeo) e Angelo Villari(Comunità in progresso) – punta in primo luogo a mettere insieme tutte le associazioni di volontariato presenti nel territorio. Desideriamo recuperare antichi valori e la socializzazione reale. Meno virtuale e più reale fa bene alla società. Abbiamo pensato a giovani e anziani poiché sono il futuro e il passato. Nei giovani c’è sete di conoscenza, negli anziani il desiderio di trasferire il loro sapere”.
“Dai valore al tempo”, come ha ricordato il coordinatore della rete Europea del volontariato Emanuele Alecci, presente all’incontro di presentazione insieme a Concetta Raia, a Saovo Mirabella, a Rita Passafiune e a tante altre associazioni, può essere finanziato partecipando a bandi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ma può essere realizzato anche parzialmente tramite accordi con Enti territoriali.
“I soldi – concludono Villari e Maugeri – si trovano. Spiace, purtroppo, constatare che la Regione Siciliana continui a sperperare denaro pubblico( decine e decine di milioni solo in ques’ultima finanziaria approvata) da distribuire per ‘mance’ e ‘mancette’, quando si potrebbero destinare fondi al settore del volontariato per iniziative di pubblica utilità”. Il messaggio che si è voluto mandare alla città di Catania e a tutte le istituzioni e’ quello della valorizzazione del volontariato quale ENERGIA VITALE DELLA SOCIETA’.
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