Dall’ITALIA a INSTANBUL lungo la via EGNAZIA


Pubblicato il 09 Agosto 2019

Incredibile ma vero: a distanza di tanti secoli un percorso di 1.120 km realizzato in lastricato di pietra resiste ancora ed è perfettamente percorribile. La via EGNAZIA legava a doppio filo Roma e Costantinopoli per le molteplici attività e affinità. Erano il cuore pulsante dell’impero romano e le collegava un’arteria sulla quale viaggiavano uomini, merci, idee, culti religiosi ed eserciti. Una strada di mare e di terra stringeva le due città in un nodo nevralgico che ne fece per secoli gli occhi del mondo antico,ad occidente e ad oriente. Si chiamava EGNAZIA ed era una delle più importanti e lunghe vie romane.

La via partiva da Durazzo e Apollonia in Illiria, l’odierna Albania, proseguendo fino a Tessalonica (Salonicco) e a Bisanzio (Istanbul). Da qui gli eserciti, i funzionari e i mercanti proseguivano verso le province dell’Asia ellenizzata e i suoi grandi empori, dove arrivavano anche le carovane partite dal più lontano oriente. A occidente la via Egnazia, grazie alla breve traversata in nave dell’Adriatico, si ricongiungeva idealmente alla regina viarum, la via Appia, che conduceva da Roma a Brindisi. Il sistema viario Appia-Egnazia collegava Roma e Costantinopoli.
Era così importante,l’Egnazia,che fu la prima delle numerose strade che i Romani decisero di costruire fuori dalla penisola italiana. Si trattò, per quei tempi, di un’impresa straordinaria: solo l’organizzazione e i mezzi finanziari del più grande impero dell’antichità poterono realizzare quel percorso lastricato in pietra di 1.120 km., ben più lungo della odierna autostrada, l’Eghnatia odòs, come la chiamano i greci.
I Romani erano grandi costruttori di strade; e lavorarono talmente bene, con in mente una prospettiva di durata nei secoli a venire, che tratti dell’antico tracciato resistono ancora e come detto sono perfettamente percorribili.
Mase

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