“La politica siciliana non riesce a rimanere impermeabile e distante dalla frequentazione di ambienti mafiosi e criminogeni. In Sicilia, i partiti, prestando silenzio ad ogni fatto di cronaca giudiziaria laddove viene ipotizzato il sostegno di un gruppo verso un candidato, rinvigorisce un sentimento di omertà, paura e silenzio che per primi, prima dei cittadini, prima dei tribunali, dovrebbero invece denunciare e condannare.
Chissà quanti candidati non hanno disdegnato chiedere consenso e forza a uomini avvezzi a quel tipo di vicende penali.
Questa terra potrà veramente cambiare corso solo quando maturerà definitivamente – in tutta la classe politica – l’idea che coloro che hanno deturpato questa isola, con il crimine e con il metodo mafioso, non abbiano alcun titolo per determinare l’elezione di un rappresentante al parlamento siciliano. Una sana utopia, per carità.
Adesso però la gara del consenso è terminata, la campagna elettorale è stata fatta ed ognuno – ogni organismo di partito – avrà modo di sapere e conoscere la qualità, oltre la quantità del consenso ottenuto.
Serve coraggio per migliorare questa terra, il “far finta di non sapere” continuerà a irrobustire il processo di decadimento delle nostre istituzioni, contribuendo ad aumentare il partito dei non votanti, anche questa volta il primo in Sicilia.
Catania 03/10/2022
Dott. Mario Coppa.
Vice-Commissario Regionale
Democrazia Cristiana.”
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