Diritti e…”Rovesci”, Catania: diffide “pazze” dello Iacp, inquilini si rivolgono all’associazione “Codici”


Pubblicato il 02 Febbraio 2016

Manfredi Zammataro: “molte posizioni sono prescritte, verificare prima di pagare”.

La vicenda, inoltre, sarà segnalata alla Procura presso la Corte dei Conti.

ecco la nota:

diffide di pagamento fino a 40 mila euro per canoni di locazioni scaduti firmate dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania. Il rischio in caso di mancato versamento è lo sfratto. E’ questa la “brutta” sorpresa che alcuni cittadini assegnatari di immobili di proprietà dello Iacp hanno trovato nella cassetta delle lettere. Diffide alla mano,  molti inquilini con la paura che venga attivata la procedura di sfratto, si sono presentati allo sportello di Codici – Centro per i Diritti del Cittadino. L’ufficio legale dell’associazione viste le molteplici soluzioni si è attivato e analizzato la situazione. In molti dei casi sembrerebbe che tali somme non siano dovute in quanto ampiamente prescritte. In questi anni infatti non sarebbe stata notificata agli inquilini la richiesta di pagamento, atto interruttivo della prescrizione.

“Chiediamo allo Iacp di cessare questo comportamento che noi valutiamo come illegittimo” – afferma l’avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale di Codici che spiega nel dettaglio i contorni dell’intera vicenda. “Sono numerosissimi i cittadini assegnatari di immobili Iacp assegnatari di immobili Iacp che si stanno rivolgendo a Codici per avere tutelati i propri diritti. In questi giorni infatti gli inquilini stanno ricevendo delle diffide con le quali l’Istituto sta richiedendo il pagamento di ingenti somme per canoni di locazione scaduti e non pagati alla data del 15 ottobre 2015 che includono gli interessi di mora maturati, minacciando in caso contrario l’attivazione di procedure di sfratto. Dall’analisi effettuata dal nostro ufficio legale sembrerebbe che nella maggior parte dei casi si tratta di posizioni già ampiamente prescritte”.  

Per questo prima di pagare è necessario verificare la correttezza della richiesta. “Codici consiglia – spiega Zammataro – di effettuare gli opportuni approfondimenti prima di firmare eventuali rateizzazione e quindi attestare il riconoscimento del debito proposto dall’Istituto Autonomo Case Popolari.  Per tale ragione – aggiunge il segretario –  il nostro ufficio legale ha attivato una linea dedicata (320.2281052) per offrire a tutti coloro che necessitano assistenza e consulenza a titolo gratuito”.   

La questione inoltre – annuncia il segretario di Codici – sarà segnalata alla Procura presso la Corte dei Conti. “Chiederemo di verificare l’eventuale danno erariale causato dal non aver agito per la riscossione dei crediti nei tempi e nei modi previsti dalla legge con la conseguente prescrizione di tali somme”.

 


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