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Diritti e rovesci, false assunzioni per rimborsi illeciti a Siracusa: il Codacons parte offesa
Pubblicato il 03 Luglio 2016
Il Codacons, attraverso il proprio Presidente Provinciale avv. Bruno Messina, annuncia la propria costituzione di parte offesa nell’inchiesta aperta dalla Procura di Siracusa per contrastare il fenomeno dei rimborsi indebiti in danno della pubblica amministrazione, che ha portato al sequestro preventivo di 210 mila euro, con otto persone coinvolte, tra cui due ex consiglieri provinciali di Siracusa che si sarebbero accordati con imprenditori della zona per stipulare contratti fittizi.
Le accuse rivolte agli indagati sono di truffa aggravata dall’aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
In un momento storico delicato come quello che si sta vivendo, afferma il Segretario Nazionale Codacons Francesco Tanasi, dove tutta la collettività è chiamata a sostenere sacrifici, dove scompaiono risorse pubbliche destinate alla cultura, alla sanità, alla formazione e alla crescita, si assiste in maniera surreale a continui scandali legati a reati commessi nei confronti, non solo della Pubblica Amministrazione ma, soprattutto, in danno della collettività, con sottrazione di fondi pubblici e il configurarsi di responsabilità di rilevanza penale, anche fonte di grave danno erariale.
Secondo l’indagine, denominata “Crono”, infatti, dal 2013 al 2015, in occasione delle elezioni amministrative provinciali, alcuni consiglieri neo eletti si sarebbero accordati con imprenditori della zona per stipulare fittiziamente contratti di assunzione, anche di livello dirigenziale, per trarre vantaggi economici con la presentazione alla provincia regionale di Siracusa di richieste di rimborso in favore delle imprese presso le quali gli eletti risultavano impiegati senza che avessero mai svolto attività lavorativa nelle aziende interessate.
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