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Diritti Umani, interviene il comandante Marchione: “bisogna stare in prima linea”
Pubblicato il 25 Ottobre 2018
Quando si viene premiati perché ci si è distinti per il proprio senso di umanità ogni riconoscimento assume un significato speciale. È il caso di Stefano Marchione, Ufficiale Superiore della Marina Militare Italiana, attualmente in servizio ad Augusta, che domenica scorsa a Palazzo Biscari di Catania, assieme ad altre personalità che si sono distinte per la difesa dei diritti umani ha ricevuto il “Premio Lidu”, appunto la Lega Italiana dei diritti dell’Uomo.
In un momento in cui il senso di umanità pare si stia smarrendo: “Purtroppo è vero – sostiene Marchione – ma il fare qualcosa per gli altri è una virtù da cavalieri, mi viene da dire. Con il “Premio Lidu” cavalieri lo si diventa davvero: cavalieri dei diritti, “e, dunque – sottolinea -, bisogna poi esserlo realmente”.
E al comandante Marchione, del resto, di storie da raccontare non ne mancano. Correva l’anno 2017, era il mese di gennaio, quando a Siracusa, per far fronte all’ “emergenza freddo”, tra coloro i quali hanno costruito una tendopoli ultimi c’era lui: “ci siamo attivati assieme alla Croce Rossa Italiana – racconta – e ai tanti volontari che davano davvero tutto per far fronte all’emergenza e raggiungere l’obiettivo”. “Dovesse ricapitare – ammette – non esiterei a stare in prima linea”.
Poco dopo “l’emergenza freddo” a Siracusa, una nuova sfida. A febbraio è accanto ai piccoli del reparto di pediatria dell’Ospedale Umberto I di Siracusa: “giocando con loro nella ludoteca ci siamo sentiti particolarmente appagati nel vedere i bambini tornare a sorridere; mi ricordo in particolare – prosegue – di un bambino che non parlava italiano e allora abbiamo iniziato a insegnarli qualche parola della nostra lingua e, per converso, agli altri bambini spiegavamo l’inglese.
Cominciata come una giornata di gioco “è diventata una sorta di scuola molto educativo, per tutti”. Nel 2017 poi il volontariato con la Croce Rossa Sammarinese: “è stato un lavoro metodico durato più di un mese, un’attività su tutti i fronti, Bosnia e Erzegovina, organizzando le spedizioni è stato molto impegnativo ma sempre con la collaborazione dei volontari siamo riusciti a creare una vera e propria filiera”.
Nel maggio 2018 “Briciole di Salute”. “Un’iniziativa organizzata qui in Sicilia da più di un quinquennio dall’Ordine Costantiniano di San Giorgio dove il Delegato Vicario, il Nobile Dottor Antonio Di Janni, che vive a Palermo, si pregia di raccogliere offerte da noi cavalieri per acquistare generi di prima necessità come pannolini, biscotti, omogeneizzati, pasta e latte per famiglie disagiate che hanno bambini piccoli”. E l’obiettivo anche qui è stato raggiunto: “creando una catena di amici abbiamo raccolto una cifra attorno ai 5 mila euro che ci ha permesso di acquistare un defibrillatore per l’ospedale di Agrigento e, naturalmente, derrate alimentari di vario genere per Parrocchie e Case di Riposo Siciliane.
Andando a ritroso, non si poteva non chiedere ad un ufficiale della Marina Militare a proposito di operazioni di mare: “a bordo di Nave Scirocco ho partecipato all’operazione “Mare Nostrum” nell’ottobre del 2013”. E anche qui le emozioni non sono mancate: “mi porto dentro tanto da quell’esperienza. Quel che si percepiva guardando gli occhi impauriti di quelle persone era innanzitutto una: non cercavano una vita migliore ma di sopravvivere”.
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