di Iena Scenografica. Da responsabile della protezione civile regionale gli “incendi” dovrebbe spegnerli e le emergenze dovrebbe risolverle. Succede invece che Salvo Cocina esaspera gli animi di chi da mesi soffre la carenza idrica, deridendo la protesta messa in atto dai primi cittadini dei comuni interessati. Nella sede della protezione civile si sono simbolicamente incatenati […]
Diritti&PA, Codici: Poste Italiane condannata a restituire le somme trattenute indebitamente ad un consumatore difeso dall’associazione
Pubblicato il 02 Aprile 2015
Recentemente il Collegio di Napoli dell’Arbitro Bancario Finanziario ha condannato Poste Italiane a rimborsare un vaglia per un importo di 1.700,00 euro, oltre al pagamento delle spese legali in favore di un consumatore catanese. La vicenda ha avuto come vittima una signora che si è vista negare da Poste Italiane il rimborso del proprio vaglia postale non riscosso dal destinatario in quanto, secondo la stessa Poste Italiane, il titolo sarebbe stato prescritto essendo trascorso il termine del 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione.
A seguito di tale rifiuto la signora si è rivolta all’associazione nazionale dei consumatori “CODICI – CENTRO PER I DIRITTI DEL CITTADINO” per far valere i propri diritti contro quello che appariva sin dall’inizio come un vero e proprio abuso. Le ragioni della signora hanno infatti avuto la meglio su Poste Italiane.
Il Collegio, accogliendo in pieno il ricorso presentato dai legali del CODICI, ha condannato il colosso dei servizi postali alla restituzione alla proprietaria dell’intera somma indebitamente trattenuta.
“Questa decisione – sottolineano Mario Campione e Manfredi Zammataro (nella foto d’archivio) rispettivamente segretario provinciale e segretario regionale dell’Associazione CODICI – rappresenta un’importante vittoria dei cittadini contro i comportamenti arroganti tenuti dai grandi intermediari finanziari nei confronti dei correntisti, dei consumatori e dei piccoli risparmiatori. Pertanto – concludono – auspichiamo dopo questa sentenza che poste italiane ponga termine a questi comportamenti palesemente vessatori.”
L’associazione CODICI invita i cittadini vittime di analoghe situazioni a rivolgersi alla stessa telefonando al numero 320-2281052 o inviando una e-mail all’indirizzo codici.catania@codici.org.
Lascia un commento