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Diritto alla catanese, processo Iacp: “Libera” chiede che sia fatta giustizia
Pubblicato il 19 Novembre 2012
In settimana udienza per la malagestione di un istituto emblema di come non si gestisce la cosa pubblica. Peccato però che il 22 ci sarà astensione degli avvocati, proprio fortunati!
Comunque, ecco cosa scrive il coordinamento catanese di Libera:
“il 22 novembre prossimo inizia con notevole ritardo il procedimento penale nei confronti di alcuni dirigenti dell’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) di Catania, accusati di abuso d’ufficio, truffa, falsità ideologica. Si calcola che il danno erariale per la presunta mala gestione negli ultimi decenni ammonti ad oltre 30 milioni di euro. Esiste inoltre un serio rischio di prescrizione a causa dei ritardi processuali.Il coordinamento catanese di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie ritiene che una prescrizione in questo processo costituirebbe un’altra intollerabile ferita alla nostra città. È infatti da almeno due decenni che si trascina a Catania lo scandalo dello IACP.Secondo l’accusa, gli imputati -tra cui l’ex direttore generale Santo Schilirò Rubino, ancora oggi dirigente del settore contabile- avrebbero tra l’altro assegnato illegittimamente case e botteghe a dipendenti e/o parenti degli stessi, e avrebbero inoltre attuato una gestione irregolare del protocollo, inserendo allegati in pratiche già precedentemente protocollate.Per Libera, lo scandalo IACP è particolarmente odioso in quanto colpisce i diritti della fascia più debole della popolazione, alla quale la cattiva gestione dell’ente nega l’accesso alle abitazioni a basso costo. Anche per questo Libera chiede al Tribunale di Catania, alla Corte dei Conti ed alla Regione Sicilia la massima rapidità e chiarezza sulla vicenda.”
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