“Abortire è un diritto garantito dalla legge ma, purtroppo, in Sicilia diventa una chimera. La presenza di pochi medici, di cui la maggior parte obiettori di coscienza, costringe le donne ad aggiungere dolore ad altro dolore dovendo cercare strutture private o dovendosi sobbarcare faticosi spostamenti verso altre strutture”.
Ad affermarlo è la deputata Simona Suriano, candidata in Unione Popolare, che sottolinea la gravità della situazione e la volontà di dare risposte come forza politica al fianco delle donne e dei diritti.
“La situazione di Messina è paradigmatica: al Policlinico c’è un solo medico non obiettore che deve prolungare i suoi turni a dismisura o rientrare dalle ferie per via delle richieste di aborto che come sappiamo possono essere fatte, per legge, entro un determinato periodo di tempo di gestazione. A breve questo medico andrà in ferie e non vi sarà nessuno a sostituirlo. Mentre all’ospedale Papardo tutti i ginecologi sono obiettori di coscienza. Serve che le donne vengano tutelate e che abbiano servizi sanitari adeguati per evitare che si possa alimentare un circuito nero e illegale potenzialmente pericolosissimo. Occorre far rispettare la 194 sia sotto il profilo dell’informazione e della prevenzione dell’aborto, sia sotto il profilo sanitario”, conclude la deputata.
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