Ecco quanto hanno riferito gli avvocati intervenuti (nella foto il tavolo dei relatori)…
a cura di iena in sala
Si è tenuto, stamane, nella sala adunanze del Tribunale di Catania, l’ evento formativo dal titolo “LA RIFORMA FORENSE : lo stato dell’ arte i traguardi da raggiungere”, organizzato dall’A.F.E.A.S. – Fondazione Vincenzo Geraci di Catania.
Un titolo apparentemente come tanti, ma una giornata nella quale a parlare di argomenti quanto mai attuali e decisivi per l’avvocatura italiana si sono sapientemente alternati professionisti di sicuro spessore, ognuno dei quali ha offerto la propria esperienza ad una platea numerosa e particolarmente attenta.
Dopo il saluto del Presidente Avv. Alessandro Pistorio, i lavori hanno avuto inizio, moderati dall’Avv. Giuseppe Librizzi, vice presidente della neonata associazione forense.
Il primo argomento del convegno, denominato “la pubblicità dell’avvocato”, è stato illustrato dall’ Avv. Antonino Ciavola, tra i massimi esperti italiani in materia di Deontologia e Ordinamento Forense, oltre che Consigliere Tesoriere dell’Ordine degli Avvocati di Catania e direttore della Scuola Forense, il quale, prendendo spunto da alcuni casi concreti, ha delineato limiti e condizioni della facoltà concessa agli avvocati di “pubblicizzare” la propria attività professionale, non senza la consueta ed apprezzata ironia che da sempre lo contraddistingue.
La seconda relazione dell’intensa mattina è stata quella dell’Avv. Rosario Pizzino, il quale, nella sua qualità di delegato distrettuale OUA Catania 2012-2014, ha trattato, con sapiente capacità di sintesi, un argomento tanto complesso quanto delicato quale quello relativo al ruolo dell’avvocatura alle porte del XXXII Congresso Forense di Venezia, con particolare riferimento all’art. 39 della recente versione della Legge Professionale.
La terza e ultima, ma non per questo meno rilevante, relazione sulla “Voce delle Associazioni Forensi”, è stata tenuta dall’Avv. Andrea Nunzio Russo, Presidente nazionale Associazione Nazionale Avvocati Cattolici, il quale, con estrema chiarezza, ha ricordato a tutta la platea che il dado della riforma forense sia stato ormai tratto, per cui, quale che sia il giudizio sulla stessa, è imprescindibile dovere di ogni avvocato conoscerla a fondo, confrontarsi quotidianamente con essa e, se del caso, criticarne gli aspetti iniqui, con il fine unico di migliorarla.
Il convegno odierno si è infine concluso con i saluti dell’Avv. Mario Lo Faro, autorevole membro anziano dell’AFEAS Catania, il quale ha ringraziato i partecipanti e osservato che il dado della riforma forense è stato ormai tratto, per cui, quale che sia il giudizio sulla stessa, è imprescindibile dovere di ogni avvocato conoscerla a fondo, confrontarsi quotidianamente con essa e, se del caso, criticarne gli aspetti iniqui, con il fine unico di migliorarla.
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