Riceviamo e pubblichiamo:
“Oggetto: Replica di Stefano Materia all’articolo Cgil-Paternò: il
popolo ha fame? Dategli l’app”.
Buongiorno, qui di seguito una nota con preghiera di pubblicazione sul
vostro sito. Grazie
-In riferimento all’articolo “Cgil-Paternò: il popolo ha fame? Dategli
l’app”, chiariamo che l’utilizzo del sistema informatico che si è
reso e si renderà necessario per l’inoltro delle domande per i buoni
spesa, non è un suggerimento della Cgil di Paternò, ma una precisa
scelta (e non poteva essere altrimenti) da parte dell’amministrazione
comunale.
Nello specifico, sono stati utilizzati per la ricezione delle domande,
sia WhatsApp che la mail. Tutti i cittadini, inoltre, sono stati in
grado di utilizzare canali telematici, così come previsto da un avviso
pubblico comunale firmato dal sindaco il 3 aprile scorso.
E per questi motivi abbiamo suggerito che anche la distribuzione dei
buoni spesa potesse avvenire con lo stesso mezzo utilizzato dagli
utenti, e di impegnare i messi comunali solo per chi avesse invece
difficoltà di qualsiasi natura. L’aver confuso i piani delle notizie
riportate dalla Cgil non corrisponde nè alla buona satira (se era
questo che si voleva rendere), né all’informazione (se invece era
quest’ultimo il risultato che si voleva ottenere). Resta invece un fatto
che chi lavora ogni giorno con il pubblico, sia esso sindacato o ente
pubblico, abbia ben altre responsabilità che inventarsi fantasiose
soluzioni come suggerito dall’autore del pezzo.
Stefano Materia- Cgil Paternò.”
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Questo è il comunicato arrivato dalla Cgil il 20 aprile scorso:
CGIL PATERNÒ
Vuole vederci chiaro la CGIL di Paternò che interviene con una nota a firma di Stefano Materia, auspicando “che vengano chiarite presto le circostanze che avrebbero portato alla distribuzione dei buoni già dallo stesso giorno di scadenza per la presentazione delle domande, immagino quindi senza aver avuto la possibilità di verificarne una graduatoria sulla base delle urgenze definite nella delibera di giunta n.71 dell’8 aprile.Se dovessero essere riscontrate ulteriori situazioni di necessità, ci si attrezzi per affrontarle in modo netto e tempestivo”.
Relativamente alla distribuzione dei buoni spesa, il Comune di Paternò ha organizzato, continua Materia “misure insufficienti. I pochissimi messi comunali con l’aiuto di qualche vigile urbano, che dovranno operare nella più totale sicurezza per se stessi e per gli utenti, quindi dotati degli idonei dispositivi di protezione individuale e collettiva, e anche su questo la realtà ci consegna un dato inquietante, non sono a nostro avviso sufficienti a svolgere un servizio di recapito in tempi rapidi. Per questo riteniamo si possa intervenire velocemente per la soluzione anche sperimentando software, applicazioni o comunque sistemi informatici che consentano di essere veloci e di svolgere le operazioni nella sicurezza più totale e la celerità non si utilizzi invece per aggirare, in nome dell’emergenza, pratiche ed atti che oggi più che mai devono essere trasparenti”.
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