La nuova produzione del TSC, insieme a Fondazione Teatro di Roma e Teatro Vittorio Emanuele di Messina, sarà in scena fino al 2 febbraio. La storia, tratta dal testo di Ronald Harwood, racconta la vita del grande direttore d’orchestra Wilhelm Furtwangler, interpretato da Stefano Santospago. foto di Antonio Parrinello. Catania, 20 gennaio – La Sala Verga del Teatro Stabile di Catania ospiterà […]
Diritto e rovescio, carceri “in condizioni medievali”: astensione degli avvocati e minuto di silenzio!
Pubblicato il 22 Novembre 2012
Conferenza stampa della Camera Penale di Catania che denuncia, per l’ennesima volta, la “bomba ad orologeria” chiamata galera…
di iena giudiziaria marco benanti
Non solo: la concessione delle misure alternative alla detenzione raggiunge numeri davvero irrsori con 16 misure date su 281 richieste in un anno. Galera, galera, galera quindi, seguendo l’illusione della soluzione-carcere. “C’è un abuso della custodia cautelare in carcere” ha dichiarato l’avv. Passarello e ci sono anche “fenomeni di appiattimento del giudice sulle richieste della Procura della Repubblica” ha aggiunto il Presidente della Camera Penale di Catania. Eppure, ha aggiunto l’avv. Mirone, dati alla mano, dal ricorso alle misure alternative deriva una reiterazione di reati quasi minima. Cosa fare allora secondo le Camere Penali? Misure alternative e ancora detenzione domiciliare come sanzione autonoma, ricorso alla cosidetta “messa in prova”, depenalizzazione dei reati. E sull’operato del Procuratore Salvi? Un giudizio positivo, basato su una sensibilità nuova sui problemi della condizione carceraria. Non mancano, comunque, i problemi, anche nel senso dell’operatività reale di organi importanti, come il tribunale di sorveglianza: a Catania, il suo presidente viene dal settore civile, in particolare dal tribunale lavoro. Ma così ha voluto il Csm, è la risposta del Presidente Passarello. Ma -chiediamo noi- decidere sulla libertà di un uomo è la stessa cosa che giudicare una causa con l’Inps?
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