“Tutti i nodi vengono al pettine: quando c’è il pettine.”-disse Leonardo Sciascia. Oggi è drammaticamente il 23 febbraio 2025: il Papa non sta tanto bene, il mondo pure, ma dalle parti di ienesicule si festeggia lo stesso. “Che gente! Privi di senso dell’opportunità” -dirà qualcuno. Ma questo qualcuno non sa che sono arrivati anche per […]
Diritto e rovescio, carceri “in condizioni medievali”: astensione degli avvocati e minuto di silenzio!
Pubblicato il 22 Novembre 2012
Conferenza stampa della Camera Penale di Catania che denuncia, per l’ennesima volta, la “bomba ad orologeria” chiamata galera…
di iena giudiziaria marco benanti
Non solo: la concessione delle misure alternative alla detenzione raggiunge numeri davvero irrsori con 16 misure date su 281 richieste in un anno. Galera, galera, galera quindi, seguendo l’illusione della soluzione-carcere. “C’è un abuso della custodia cautelare in carcere” ha dichiarato l’avv. Passarello e ci sono anche “fenomeni di appiattimento del giudice sulle richieste della Procura della Repubblica” ha aggiunto il Presidente della Camera Penale di Catania. Eppure, ha aggiunto l’avv. Mirone, dati alla mano, dal ricorso alle misure alternative deriva una reiterazione di reati quasi minima. Cosa fare allora secondo le Camere Penali? Misure alternative e ancora detenzione domiciliare come sanzione autonoma, ricorso alla cosidetta “messa in prova”, depenalizzazione dei reati. E sull’operato del Procuratore Salvi? Un giudizio positivo, basato su una sensibilità nuova sui problemi della condizione carceraria. Non mancano, comunque, i problemi, anche nel senso dell’operatività reale di organi importanti, come il tribunale di sorveglianza: a Catania, il suo presidente viene dal settore civile, in particolare dal tribunale lavoro. Ma così ha voluto il Csm, è la risposta del Presidente Passarello. Ma -chiediamo noi- decidere sulla libertà di un uomo è la stessa cosa che giudicare una causa con l’Inps?
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