di Domenico Stimolo
Sì, c’è proprio da “godere”, dalla sdegno , a sentire le ultime nuove a favore degli evasori di vario tipo e rango.
Al dunque. Con un decreto emanato il 15 giugno corrente dal Ministero dell’Economia si è data attuazione operativa alla norma ( art.1, comma 428) contenuta nella Legge di Stabilità 2013.
Vengono annullate, automaticamente, tutte le cartelle di pagamento fino a 2000 euro iscritte al ruolo entro il 31 dicembre 1999, per tutte le tipologie: tasse di tutte le fattispecie, tributi locali, multe, bolli, contributi previdenziali, etc.
Inoltre, si possono annullare i crediti superiori a 2000 euro, a condizione che non siano sottoposti a procedure esecutive.
Riscossione Sicilia ha ufficialmente, e prontamente, comunicato la “buona novella” il 25 giugno. Riportando anche i dati salienti.
Relativamente alla prima condizione:
Per la seconda condizione:
Notizia incredibile, per metodo e quantità economiche in “gioco”.
Alla faccia dei cittadini onesti e democratici che hanno sempre pagato e continuano a rispettare con grande dignitàl’obbligo costituzionale sul quale si fonda la coesione sociale e il valore fondamentale della Legalità dello Stato italico; pagando sempre di più per compensare l’evasione dei “furbi, ladri di fatto, che sfacciatamente infrangono le normative vigenti, nazionali, regionali e comunali, che riguardano la nostra quotidianità.
Un’operazione di cancellazione totale che non comprende nessun parametro di riferimento sociale e di reddito dei soggetti interessati.
A quanto ammonta il danno a livello nazionale di questa enorme regalia? Gigantesco, certamente! Si potrebbero, con coerenza, azzardare cifre. Aspettiamo ”numeri”, se verranno, dalle “segrete” stanze governative. Ognuno si può sbizzarrire a far di conto.
E’ noto che le evasioni fiscali in Sicilia ( specie a Catania), compreso i tributi locali, sono storicamente ai primi posti nelle classifiche nazionali. A parte i poveri, i disoccupati, i cittadini tutti, emarginati, che vivono abbandonati, c’è sempre stata una gran massa di persone, economicamente normali e/o benestanti che tranquillamente evadono dall’alto della propria arroganza, per “stile di vita civile”, confidando nell’ “organica” incapacità politica e tecnica, più o meno elaborata ( collusione!), delle strutture preposte a svolgere azioni razionali e funzionali di individuazione e contrasto delle evasioni.
Del resto, non è certo un caso, che le strutture locali siciliane – a partire dai grandi comuni, e dalla Regione – a parte i tagli economici operati dallo Stato e gli enormi allegri, clientelari e di “facciata”, dispendi messi in atto specie nell’ultimo ventennio, che hanno saccheggiato la Sicilia -, sono alle prese con debiti enormi, con tutti i conseguenti tagli sui servizi pubblici e sugli interventi fondamentali in genere a sostegno delle fasce sofferenti sempre più crescenti. La componente economica sostanziale del deficit è determinata dalle evasioni, specie nei tributi locali.
Sorprende alquanto, per quello che è percettibile, che nessuno, per ruolo e dignità, nella società siciliana: “forza” politica o movimento, strutture sociali, sindacali e associative, abbia mosso valutazione, presa di posizione, o dichiarato indignazione.
Si è ormai, proprio in una grande melma etica e civile, che, gigantesca, avvolge ed inquina, tutti i gangli della società civile.
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