“Il 25 novembre è una data simbolica, ma la lotta agli abusi contro le donne è un impegno quotidiano: la galleria vuole contribuire a sensibilizzare le coscienze, soprattutto quelle dei giovani, affinché siano consapevoli e capaci di riconoscere e contrastare qualsiasi forma di prevaricazione”: a dichiararlo è Sabrina Di Gesaro, direttore artistico del “Centro d’arte Raffaello” […]
DIRITTO E…ROVESCIO, SCUOLA FORENSE: INTERVIENE MAURIZIO MAGNANO DI SAN LIO, PRESIDENTE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CATANIA
Pubblicato il 18 Novembre 2014
di Marco Pitrella
Per martedì 25 novembre è convocato il consiglio d’amministrazione. Intanto i praticanti avvocati attendono – giustamente– risposte. Più certezze e meno interpretazioni.
“Le sollecitazioni che sono arrivate nell’incontro avuto giovedì con i nostri discenti saranno portate nella riunione del consiglio d’amministrazione -assicura Magnano di San Lio (nella foto) – le decisioni prese verranno pubblicate sul sito.”
Non si sapeva che mancava il regolamento attuativo dell’art.43 della legge n. 247/2012?
“Si sapeva bene che mancava il regolamento. Ma il punto è che i giovani colleghi dovranno sostenere l’esame, nel 2015, con le nuove norme. Non essendoci una norma transitoria era opportuno attrezzarsi con una scuola che mettesse i praticanti nelle condizioni di poter sostenere l’esame nella nuova forma e con tutte quelle materie che riguardano pareri, atti d’appello e gli atti giudiziari. Questa è la segnalazione che è stata data dal consiglio d’amministrazione della scuola e poi c’è una funzione esecutiva che è data dal direttore.”
E sull’efficacia retroattiva con cui si è stabilita l’obbligatorietà della scuola?
“E’ stata un’ errata interpretazione. Noi abbiamo già detto sin dall’inizio che non c’è efficacia retroattiva. E’ stata frutto di un malinteso.”
Dato il malinteso vi sarà un rimborso?
“Sarà uno dei punti all’ordine del giorno della riunione del consiglio d’amministrazione.”
Sul costo di 900 euro…?
“900 euro per 18 mesi, diviso in tre tranche, è tra i più bassi d’Italia. E’ stato fatto presente, che essendo la scuola obbligatoria, il pagamento diventava un’imposizione che veniva data ai praticanti. La cosa è meritevole d’attenzione e valuteremo anche questo aspetto ”
“Al di là di qualche tono acceso, tutto è stato fatto presente come disfunzione organizzativa e – conclude – sarà valutato in sede di consiglio d’amministrazione.”
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