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Disastro Amt: la Faisa Cisal proclama sciopero per il 10 maggio e chiede dimissioni Presidente Bellavia!
Pubblicato il 17 Aprile 2019
Riceviamo e pubblichiamo dalla Faisa-Cisal:
In data 15 aprile 2019 presso la sede della Direzione generale dell’AMT, si è svolta la riunione tra i vertici aziendali e le OO.SS riguardo a problematiche economiche ed organizzative e su alcune iniziative proposte unilateralmente dall’Azienda.
Il Presidente Bellavia ha iniziato la riunione proponendo 6 punti su cui discutere e che “a suo dire” avrebbero procurato delle economie, sottolineanto la mancanza di soluzioni alternative.
I sei punti sono i seguenti:
- Applicazione del CCNL art. 27 e 28 saturazione dell’orario di lavoro, portando la giornata lavorativa da 6,30 a 6,47;
- Riduzione dei F/F ai capo linea e successiva chiusura di alcuni poli;
- La riorganizzazione dell’officina che prevede 35 operai trasferiti alla guida e l’esternalizzazione dei lavori per un importo iniziale di € 50 mila;
- Smaltire le ferie pregresse;
- Rivedere i permessi sindacali per ridurre le spese Aziendali;
- Avviare procedure per interim nei settori movimento ed officina.
Purtroppo, quello che da tempo la FAISA-CISAL denunciava ieri è stato comfermato, i vertici aziendali hanno dimostrato, ancora una volta, la mancanza di iniziative atte quanto meno a migliorare il funzionamento dell’Azienda, purtroppo loro mirano a colpire solo i lavoratori come dimostrato dalla proposta di aumentare l’orario di lavoro con la conseguente saturazione di 12/13 riposi annui ed azzerando accordi ottenuti con notevoli sacrifici da parte dei lavoratori.
Altra assurda proposta la chiusura dei capo linea lasciando agli autisti responsabilità che non gli competono. Altra proposta indecente è quella che prevede un graduale smantellamento dell’officina, un settore cruciale dell’Azienda che non riesce a decollare per la mancanza di organizzazione ed interesse degli stessi vertici, proponendo l’esternalizzazione dei lavori, tutti conosciamo i risultati e le coseguenze di tale iniziative vissute negativamente in passato.
Alla domanda se l’applicazione dei sopra citati punti avrebbe salvato l’Azienda, la risposta ovviamente è stata negativa, a quel punto non essendoci margini di contrattazione siamo stati costretti a rigettare tutto.
Vista la critica situazione in cui versa l’Azienda e la mancanza di una seria programmazione del servizio e dei vari settori aziendali e nessun interesse ad eliminare le spese superflue e non volendo assolutamente discutere su soluzioni alternative da noi proposte riteniamo necessario, per il bene dell’Azienda, di tutti i lavoratori e della stessa cittadinanza chiedere le dimissioni del Presidente Bellavia.
Da quanto esposto si evince che l’obbiettivo è solamente quello di colpire i lavoratori.
Giorno 10 maggio 2019 ci sarà uno sciopero di 8 ore, questo ennesimo atto di protesta deve vederci uniti per dare un segnale alla proprietà “il Comune di Catania” per ascoltare le nostre lecite proteste per avere una Dirigenza all’altezza di far ripartire l’Azienda Metropolitana Trasportio Catania Spa.
Peraltro, l’azienda ignora i vari procedimenti avviati da coloro che svolgono, palesememte, mansioni superiori, creando ulteriore danno economico alla stessa.
La Segreteria Provinciale.
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