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Disastro Stancanelli: tasse su tasse. Per servizi inadeguati
Pubblicato il 20 Agosto 2011
Aumenta la pressione fiscale su una città stremata dalla malapolitica e dalla criminalità diffusa. E da Palazzo degli Elefanti si fanno nuove richieste. L’unica richiesta possibile resta che il sindaco vada a casa. E presto.
Pubblichiamo sul tema, qui di seguito, un comunicato, a firma della segretaria Maria Merlini, del circolo “Città Futura” di Rifondazione/Federazione della Sinistra.
Ancor prima della fine delle vacanze estive, i cittadini catanesi hanno ricevuto l’ennesima “sorpresa” da parte dell’amministrazione comunale: gli avvisi di pagamento della Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani per il 2011, spediti in questi giorni con una scadenza ravvicinatissima: il 31 agosto!
A breve distanza dalla scadenza del pagamento della tassa relativa al 2010, dunque, i cittadini dovrebbero immediatamente ricominciare a pagare una tassa che continua ad aumentare, a fronte di un servizio che continua a peggiorare. Anche in caso di rateizzazione, l’ultima rata viene anticipata al prossimo febbraio, facendo già prevedere l’intenzione del Comune di riscuotere la tassa del 2012 già dalla primavera, insomma gravando i cittadini dell’importo di tre anni di TARSU nell’arco di un anno e mezzo!
Nelle scorse settimane abbiamo già denunciato come non sia stato compiuto alcun passo avanti negli obiettivi di raccolta differenziata previsti; oggi ci troviamo di fronte all’ennesima vessazione di un Comune che cerca di tappare i propri buchi di bilancio prelevando direttamente dalle tasche dei cittadini, costringendoli ad anticipare un canone per un servizio assolutamente inadeguato.
La normativa dell’Unione Europea (recepita dalla Regione Siciliana con la Legge Regionale n. 9 del 2010) prevede il 65% di differenziata entro il 2015, una soglia che il Comune di Catania non potrà raggiungere (e che non punta nemmeno a raggiungere, visto che l’ultimo capitolato d’appalto prevede un obiettivo del 38%) e che comporterà nuovi aumenti della TARSU per pagare le sanzioni dell’Unione Europea.
Dopo gli ingiustificati raddoppi della tariffa imposti negli ultimi anni, le cartelle aggiuntive di pochi mesi fa su anni ormai prescritti, con cui il Comune ha fatto cassa servendosi di accertamenti catastali spesso errati, e l’ulteriore aumento deliberato nelle scorse settimane, tale decisione dell’amministrazione di centro destra aggrava le grandi difficoltà economiche di migliaia di cittadini già alle prese con una grave crisi economica e occupazionale, imponendo loro di affrontare un’ingente spesa in tempi ravvicinatissimi.
A questa ennesima sopraffazione si aggiunga il fatto che ai cittadini catanesi viene ancora negata la restituzione di un’altra tassa illegittimamente imposta negli ultimi anni: il canone fognario e di depurazione, indebitamente riscosso dalla Sidra e riconosciuto illegittimo da una sentenza della Corte Costituzionale del 2008.
Il circolo “Città Futura” del Partito della Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra, che in questi anni si è sempre battuto contro gli ingiustificati aumenti, sostenendo i cittadini nella promozione di ricorsi ed azioni legali, ed ottenendo importanti risultati come il riconoscimento dell’illegittimità della tassa sui garage, riscossa dal Comune in assoluta malafede e dell’illegittimità della riscossione del canone fognario da parte della Sidra, continua il proprio impegno.
Chiediamo al Comune di Catania il rinvio di sei mesi delle date di scadenza della Tarsu, nonché alla Sidra l’immediata restituzione del maltolto ai cittadini. Su questi due obiettivi invitiamo i cittadini, l’associazionismo, le forze democratiche a costruire una diffusa mobilitazione.
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