di Gian Maria Tesei.
La tre giorni della XII edizione di “Corti in Cortile, Il cinema, in breve- Festival Internazionale del Cortometraggio,( condotta dal direttore artistico Davide Catalano e dalla presidentessa Alessandra Polizzi), non ha lasciato delusi gli spettatori di questo evento( seguendo i protocolli di sicurezza sanitaria relativi al Covid 19) che ascrive al suo interno vari settori di sicuro interesse con incontri, seminari, proiezioni e personalità del campo cinematografico , culturale e dello spettacolo ad emozionare gli appassionati del cinema breve e non.
Ad ospitare, come di consueto, la manifestazione è stato il Palazzo Platamone che, adagiato nel centro storico catanese, ha assurto negli ultimi anni al ruolo di polo di eventi culturali tanto da essere rinominato “Casa della Cultura”.
La kermesse ha avuto il suo principio, giorno 11 settembre, con il convegno Cinema e Psichiatria, a cura di Totò Calì, a cui è seguita una proiezione di cortometraggi di animazione ed un momento su corti scolastici8 a significare l’importanza data al cinema che guarda ed è fatto dai giovani) e , come nel corso delle serata successiva, sono stati proiettati alcuni dei cori in concorso, con la speranza di divenire i finalisti concorrenti al trionfo decretato durante l’ultima sera della manifestazione.
La seconda giornata ha veduto momenti legati alle tematiche ambientali come “Cinema e Ambiente Informazione e Formazione: Un mondo senza rifiuti è possibile?” (diretto da Liliana Parisi), od ad altre materie od argomenti come avvenuto per l’incontro diretto da Davide Bennato “IMMAGINARIO non IMMAGINARIO LE FORME DEL CONTAGIO Il contagio e l’immaginazione” o per l’interessante presentazione del libro “A un passo da Provenzano”di Giampiero Calapà con gli interventi di Sebastiano Ardita (Membro del CSM), Pasquale Pacifico (Sostituto Procuratore Caltanissetta) ed Alessandro Scuderi (Ispettore Superiore di Polizia).
La medesima giornata è stata animata da una serie di proiezioni che hanno spaziato dal LGBT (curatori Paolo Patanè ed Emanuele Liotta), ai Cortometraggi Sperimentali (“FLUSSI: Ricerca e Sperimentazione”, segmento diretto da Salvo Cuccia) al horror (momento guidato da Francesca Aversa), precedendo altri interessanti corti facenti parte della sezione competitiva.
La giornata di chiusura, celebratasi giorno 13, è stata contraddistinta da “MovieTour-Alla scoperta delle location dei set cinematografici di Catania” , sotto la direzione di Elena Granata ad evidenziare il legami della cinematografia con il territorio catanese; dalla Masterclass “Dal Cinema tradizionale, alle nuove piattaforme on demand” di Ivan Scinardo; dalla Tavola Rotonda, a cura di Cateno Piazza e Davide Catalano, dal titolo” Cineturismo L’impatto del Filmfestival e del cinema sul turismo. Il fenomeno del Cineturismo” e dalla proiezione “Cortometraggi siciliani” a cura di Beppe Manno (creatore dell’interessantissima “DOC”, la rassegna itinerante del cinema d’autore e documentari) e Francesca Aversa.
Simona Pulvirenti, ottima conduttrice ed ufficio Stampa dell’evento, ha accattivato il pubblico nel corso delle tre serate, di cui due leggermente colpite da un breve ticchettio di una pioviggine leggera che non ha disturbato lo svolgimento delle proiezioni serali nella Corte Mariella Lo Giudice, con l’epilogo della manifestazione nella serata finale che ha vissuto delle proiezioni dei 21 corti finalisti candidati alla vittoria finale e la premiazione del film breve trionfante sulla base del giudizio della giuria tecnica composta da Ugo Di Tullio, docente di Organizzazione e legislazione dello spettacolo teatrale e cinematografico, Università di Pisa, e consulente finanziario per produzioni cinematografiche; Ivan Scinardo, giornalista e Direttore del Centro Sperimentale Cinematografia di Palermo; Salvo Cuccia, regista e sceneggiatore, Davide Bennato, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli Studi di Catania, Manuela Ventura, attrice catanese, e Davide Catalano, direttore artistico Corti in Cortile, il Cinema in breve.
Il vincitore è stato “Lost & Found” di Andrew Goldsmith e Bradley Slabe, film d’animazione australiano incentrato sul profondo valore del donarsi per amore che, in questo corto, si concreta nel sacrificio di un dinosauro dal corpo di pezza e filo di lana che si immola per sottrarre alla morte il suo amore costituito da una pupazzetta che disperatamente cercherà di ricomporne i pezzi ( Link del trailer: https://vimeo.com/256194490 ).
La giuria ha inoltre decretato ulteriori allori quali:
Miglior attrice protagonista è stata Sadaf Asgari, interprete di “Exam”, cortometraggio iraniano di Sonia K. Hadad, che tratta le vicende che coinvolgono, suo malgrado, una giovane ragazza imprigionata in una società oppressiva e soffocante.
Miglior attore protagonista è stato designato Christian Petaroscia, otto anni, che personifica Timo in “Inverno” di giulio Mastromauro, (corto vincitore anche della Miglior Sceneggiatura) pellicola su una collettività greca di giostrai segnata dalla morte della madre di Timo.
Miglior fotografia a “Oltre il fiume”di Luca Zampolin.
Menzioni speciali all’italiano “L’alleato” di Elio Di Pace ed al brasiliano “Do you like poetry?” di Eduardo Mattos, mentre la giuria popolare, che ha votato tramite per la prima volta un numero su whatsapp, ha premiato “La triste vita del mago” di Francesco D’Antonio (Italia), “A.M.A” di Peter Ebanks (USA) e Dis-play di Roberto Calabrese e Tito Laurenti (Italia).
Ad arricchire ulteriormente la conclusione della manifestazione è stato il frutto del seminario “Spot in 3 giorni”, creato da Francesco Di Mauro e Adriano Spadaro (con la proiezione di un prodotto realizzato in soli tre giorni) ed il direttore artistico Davide Catalano ha dato un tributo d’encomio a coloro che sapientemente organizzano il Taormina Film Fest, ossia Maria Guardia Pappalardo e Lino Chiechio ( a capo di Videobank) a suggellare il rapporto che lega le manifestazioni che hanno saputo superare le difficoltà di realizzazione ed orchestrazione di eventi dovute alle contingenze negative del momento pandemico legato al Covid 19.
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