di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Domani martedì 19 anche a Catania sciopero e sit in in piazza Verga di fonici, trascrittori e stenotipisti forensi. “L’appalto sta per scadere. Preoccupati per il mantenimento dei livelli occupazionali
Pubblicato il 18 Marzo 2024
Protestano anche a Catania i fonici, i trascrittori e gli stenotipisti forensi che lavorano in appalto per il Ministero della Giustizia. Tra le preoccupazioni più forti ci sono quelle legate al mantenimento dei livelli occupazionali e salariali in vigore nell’appalto in scadenza.MARTEDÌ 19 i circa quaranta lavoratori del settore sciopereranno, così come i loro colleghi in tutta Italia, come da proclamazione indetta da Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTrasporti nazionali, e per l’occasione si terrà un sit-in in piazza Verga dalle 9,30 alle 12.
Dopo il primo sciopero nazionale dello scorso 18 gennaio, i fonici, i trascrittori e gli stenotipisti forensi faranno dunque sentire la propria voce anche attraverso i presidi locali. Come sottolineano il segretario generale della Filcams Cgil di Catania, Davide Foti e il responsabile del settore Multiservizi e servizi integrati Giuseppe D’Amico, “nonostante le sollecitazioni e la richiesta di un incontro, il Ministero della Giustizia non dimostra di volere discutere sul futuro bando di gara d’appalto visto che l’attuale è in scadenza. Vorremmo anche confrontarci sulla possibilità di intraprendere percorsi di formazione che forniscano appropriate certificazioni di professionalità agli addetti, soprattutto a seguito dell’installazione di nuovi impianti di registrazione previsti nel processo penale dalla recente Riforma Cartabia”. I sindacati chiedono un “tavolo di contrattazione permanente” per discutere a proposito della modalità e dei tempi per un concreto processo di internalizzazione del settore, e stigmatizzano “il clima di grande tensione tra le lavoratrici e i lavoratori, che da anni chiedono il superamento della precarietà dell’appalto”.
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