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É polemica tra sindacati: l’Usb bacchetta la Cgil. Mentre l’amministrazione sconfessa al ribasso i dati forniti dalle cooperative…
Pubblicato il 10 Ottobre 2012
Resta sempre drammatica la vertenza coop e non mancano scontri sindacali…di Fernando M. Adonia
Continua l’agitazione delle cooperative sociali catanesi. Lanciato oggi l’ultimatum all’amministrazione Stancanelli da parte dell’Unione Sindacale di Base: “se entro venerdì 12 ottobre non vi sarà alcuna certezza sul pagamento di almeno un mandato da parte del comune di Catania, i lavoratori del settore socio-assistenziale, in stato di agitazione da oltre un mese, occuperanno senza soluzione di continuità Piazza Università”.
Mostra dunque i muscoli Corrado Tabbita Siena, segretario territoriale dell’USB. “Siamo pronti – ha dichiarato il leader sindacale– a chiedere la solidarietà della cittadinanza tutta al fine di trovare una degna risposta al dramma economico che si abbattuto sulle famiglie degli oltre 800 operatori del settore”.
E’ polemica anche tra le sigle sindacali: “l’ USB – ha dichiarato Tabbita Siena– non ha abbandonato la piazza neanche un giorno, contrariamente ad altre organizzazioni sindacali che hanno manifestato con i lavoratori e le bandiere dell’USB, come si evince dalle foto pubblicate sulle testate giornalistiche locali“.
L’affondo è all’indirizzo del segretario etneo della Cgil/FP, Gaetano Agliozzo, il quale ieri, “preoccupato anch’egli per la mancanza di certezza sui tempi di pagamento”, avrebbe incontrato il vice sindaco Roberto Bonaccorsi ed il ragioniere generale del Comune Giorgio Santonocito, in un tavolo differente da quello aperto nei scorsi giorni dai sindacati di base.
E guerra pure sui numeri della crisi. Il vice sindaco Bonaccorsi, nonché assessore comunale con delega al bilancio, a margine degli incontri di ieri avrebbe contestato il dato fornito dai sindacati sulle sette mensilità non pagate: “noi siamo in ritardo di soli quattro mesi, mentre gli altri tre dovrebbero essere anticipati dalle cooperative, visto che noi paghiamo le fatture a 90 giorni”.
La replica di Tabbita Siena è piccata: “evitiamo polemiche sterili, le fatture non pagate risalgono al marzo 2012 e poco importa –continua il segretario Usb- se le convenzioni, tra l’altro scadute da tempo, prevedono 60, 90 o 180 giorni di tempo per essere pagate”. Su questo punto la comunità europea ha in effetti già dalla scorsa estate diffidato gli enti pubblici a liquidare entro e non oltre un mese le fatture emesse dai fornitori privati, direttiva alla quale la Provincia regionale di Catania si sarebbe già adeguata da tempo. “Sfidiamo – ha aggiunto sempre l’esponente Usb- qualsivoglia imprenditore, capace o meno, a continuare a gestire senza risorse economiche i servizi che quotidianamente garantiscono alla comunità”.
“Questo tipi di prestazioni – sempre per smentire il vice sindaco Bonaccorsi– sono date in convenzione, non in appalto, e come tali non producono utili. Ammoniamo dunque chiunque voglia trattare il settore alla stessa stregua di industrie e società per azioni”.
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