Ecologia, Oasi Simeto, Legambiente: “nonostante i pareri negativi non si chiude la conferenza di servizi sul devastante progetto Prusst”


Pubblicato il 20 Luglio 2012

Non si placano le proteste, dopo il sit-in di ieri, sull’ipotizzato intervento nell’area di interesse naturalistico, gli ambientalisti: “un grave errore e una inutile perdita di tempo.” Ecco quanto denuncia Legambiente, con il suo presidente provinciale Renato De Pietro:

a cura di Iena Ecologica

“Si è svolta la conferenza di servizi indetta dal Comune di Catania in merito al progetto incluso nel PRUSST “Le Economie del Turismo” dell’A.T.I. Portnall Italiana S.p.A.- Oasi del Simeto s.r.l. senza che si sia giunti ad una decisione nonostante tutti gli enti partecipanti alla riunione abbiano espresso pareri negativi e forti perplessità sull’insieme di devastanti ed irrealizzabili opere proposte nel progetto.La procedura della conferenza di servizi era stata avviata alcuni mesi fa per raccogliere autorizzazioni e pareri da parte degli enti competenti. In quella occasione Legambiente aveva presentato la propria opposizione ad un progetto che, nonostante il titolo rassicurante “Vivere la natura nell’Oasi del Simeto”, è semplicemente inaccettabile sulla base di criteri minimi di tutela del territorio adottati in qualunque paese civile e andava rigettato anche a seguito di una superficiale lettura e senza un basilare accertamento sull’evidente contrasto con l’attuale normativa. Numerose altre associazioni ambientaliste e della società civile avevano manifestato la propria ferma opposizione ed indignazione.Legambiente ritiene un grave errore che oggi non si sia conclusa la procedura della conferenza di servizi e che si continui a perdere tempo su un progetto dal quale non può essere tratto nulla di positivo né per l’ambiente né per la collettività.Invece, va da subito affrontato e risolto il problema dell’abusivismo edilizio della riserva che determina non soltanto un danno ambientale ma costituisce il vero ostacolo per uno sviluppo turistico compatibile. Tutte le costruzioni abusive incompatibili vanno eliminate e il Comune deve individuare strategie e azioni affinché si pervenga a questo risultato nel minor tempo possibile e senza creare disparità di trattamento tra coloro che hanno edificato abusivamente nell’area protetta.Legambiente, insieme alle altre associazioni ambientaliste, valuterà nei prossimi giorni la regolarità della procedura sino ad oggi seguita dal Comune di Catania interessando la Magistratura qualora dovessero ravvisarsi irregolarità.”


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