di Piero Lipera (segretario provinciale Dc) L’ultima inchiesta giudiziaria che ha portato agli arresti un deputato regionale, un sindaco e due consiglieri comunali – è triste scriverlo – ma non porta nulla di nuovo. La domanda che mi pongo da dirigente di un partito è: saprà un giorno la politica arrivare prima delle manette? Conoscono […]
ECONOMIA…ALL’ITALIANA, BENZINA: CODACONS DENUNCIA MANCATA RIDUZIONE PREZZI ALLA POMPA
Pubblicato il 27 Ottobre 2014
QUOTAZIONI PETROLIO GIU’ DELL’11,5% IN UN MESE, MA COSTO CALA SOLO DEL 2,2% (-3,9% IL GASOLIO)
TANASI: NO AD ULTERIORI AUMENTI DELLE ACCISE SUI CARBURANTI PREVISTI DALLA LEGGE DI STABILITA’
I prezzi di benzina e gasolio hanno registrato nell’ultimo mese una riduzione minima alla pompa, nonostante le quotazioni del petrolio abbiano subito un pesante deprezzamento. Lo denuncia oggi Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons, che torna ad attaccare i mancati ribassi dei listini dei carburanti nel nostro paese.
Nell’ultimo mese il Brent è passato dai 97,00 dollari al barile agli attuali 85,86 dollari, con una riduzione di prezzo del -11,5% – spiega l’associazione – Nello stesso periodo, i listini di benzina e gasolio presso i distributori hanno subito ritocchi al ribasso minimi, e rispettivamente del – 2,2% e del -3,9%. I prezzi dei carburanti, secondo il Codacons, potrebbero calare ulteriormente di circa 10 centesimi di euro a litro, con evidenti vantaggi per gli automobilisti.
Ma il Codacons lancia l’allarme anche in merito alla clausola di salvaguardia contenuta nella Legge di Stabilità, che introduce la possibilità di aumentare nuovamente le accise sui carburanti. Si tratterebbe -afferma Tanasi – di un nuovo “scippo” a danno dei consumatori italiani i quali, oltre a pagare di più benzina e gasolio, si troverebbero a sostenere anche i maggiori costi dei prodotti trasportati, i cui prezzi rincarerebbero per effetto delle maggiori accise. In sostanza – conclude Tanasi – il Governo Renzi con una mano regala bonus da 80 euro alle famiglie, con l’altra si riprende tutto con gli interessi, aumentando l’Iva e le accise.
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