Economia, Catania: domani “4.0 innovazione e sicurezza. Il futuro del lavoro tra nuove tecnologie e rischi emergenti”


Pubblicato il 14 Novembre 2019

Monica Cicci: «Invertire la fuga dei cervelli e creare un humus lavorativo e imprenditoriale

che attragga i giovani in Sicilia, si può. Il segreto è nell’industria 4.0»

 L’Industria 4.0 potrebbe essere il modello di incoming per giovani imprenditori siciliani. Nasce con questa consapevolezza il convegno dal titolo “4.0 innovazione e sicurezza. Il futuro del lavoro tra nuove tecnologie e rischi emergenti”, organizzato da Naichè servizi per l’impresa srl, con il patrocinio di Confindustria Catania; che si terrà domani, venerdì 15 novembre, al Grand Hotel Baia Verde di Aci Castello.

Due le direttrici che verranno percorse durante questo convegno che dà diritto a tre crediti formativi per RSPP/ASPP/RLS. La prima è quella entrare all’interno dei meccanismi del 4.0 spiegando in che modo l’automazione industriale integra alcune nuove tecnologie produttive, migliora le condizioni di lavoro e crea nuovi modelli di business aumentando produttività e qualità degli impianti. Una sorta di rivoluzione industriale che sembrerebbe promette, almeno per alcuni studiosi, il miglioramento delle condizioni di lavoro mettendo al primo posto salute e sicurezza dei lavoratori. La seconda strada – e forse non la meno importante – è quella di indicare i modi per accedere ai finanziamenti, previsti dall’Unione Europea, per quegli imprenditori che hanno un’idea che si sposi con l’automazione. Cioè con l’Industria 4.0 e quindi con l’insieme integrato di esseri umani, oggetti e sistemi che creano una rete digitale, e interconnessa tra imprese, capace di organizzarsi e ottimizzarsi in tempo reale. E genetica, robotica, informatica e nanotecnologie sono le aree ritenute di maggior interesse nella produzione di ricchezza.

Invertire la fuga di cervelli e creare un humus lavorativo e imprenditoriale che attragga i nostri giovani invece di farli scappare dalla Sicilia, si può. Il segreto è nell’industria 4.0”. Ad affermarlo è Monica Cicci, amministratore unico della Naichè servizi per l’impresa srlimprenditrice di prima generazione, pisana di nascita e catanese d’adozione per scelta lavorativa. Potendo decidere tra Milano e Catania Monica Cicci scelse la Sicilia orientale impegnandosi nel settore farmaceutico nell’area Regulatory Affairs e, in seguito, nella consulenza in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel 1997 è diventata imprenditrice in Sicilia, quasi controcorrente rispetto ai dati riportati pochi giorni fa dal Rapporto Svimez, ma ancora certa che per la realizzazione professionale la scelta vincente è costituita da passione, impegno e determinazione.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

“Mi desta parecchia preoccupazione l’idea di un piano regolatore portuale che preveda l’abbattimento degli storici ‘Archi della Marina’, una vera e propria icona che rappresenta da più di 100 anni l’immagine e il paesaggio distintivo della nostra città. Piuttosto, gli stessi Archi, una volta dismessa ed interrata la linea ferroviaria potrebbero rappresentare una lunga passeggiata […]

1 min

Problemi respiratori, congiuntiviti e dermatiti La pulizia di strade e piazze nei comuni interessati dalla caduta di cenere vulcanica continua a creare problemi seri. L’uso improprio di soffiatori non fa altro che spalmare la cenere ovunque. Quella polverizzata, oltre ad essere respirata, ricade ovunque. Succede quindi che nel tentativo di ripulire le strade si diffonde […]

2 min

Prosegue in Sicilia il tour letterario di Giankarim De Caro. Dopo Palermo, Cefalù, Bagheria, Marsala, Gratteri e Campofelice di Roccella, è la volta di Caltanissetta, dove l’autore presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Romanzo tascio-erotico siciliano” pubblicato da Navarra Editore. L’incontro con i lettori si terrà giovedì 19 settembre alle 18:00, nella Sala InfoPoint della […]

2 min

«Sul Centro Direzionale della Regione Siciliana a Catania è opportuno non abbandonare progetto e investimento. Per noi della Ugl è indispensabile razionalizzare le sedi degli uffici periferici, attualmente sparsi in tutta la città e in alcuni centri della provincia, così da migliorare l’efficienza e l’accessibilità per i cittadini, risparmiando sui fitti passivi». È questo l’appello […]